“Le prove di dialogo con il Miur sulla mobilità sono finite: non firmeremo il contratto”. E’ quanto dichiara Maria Domenica Di Patre, vice coordinatrice nazionale della Gilda degli Insegnanti, al termine dell’incontro che si è svolto questa mattina a viale Trastevere.
“La proposta dell’Amministrazione – spiega Di Patre – resta incardinata sugli ambiti territoriali e sulla chiamata diretta da parte del dirigente scolastico, due aspetti della legge 107 ai quali ci siamo sempre dichiarati contrari e su cui continuiamo a ribadire il nostro netto no. Inoltre persistono le inique disparità di trattamento tra le varie categorie di docenti, vecchi e nuovi assunti. Per la Gilda non esiste alcuna possibilità di intesa a queste condizioni. Prendiamo dunque atto della inconciliabilità delle posizioni e siamo pronti – conclude la vice coordinatrice della Gilda – a ricorrere a tutte le vie legali fino ad arrivare al referendum abrogativo”.
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