La trattativa per il contratto integrativo sulla mobilità potrebbe concludersi nelle prossime 48 ore.
MOBILITA’: CONTRATTO PROROGATO
Come abbiamo già scritto, il Ministero ha proposto ai sindacati di sottoscrivere la proroga del contratto sulla mobilità già in essere; in questo caso il testo rimarrebbe identico e potrebbe soltanto essere precisato quando verrà emanata l’ordinanza ministeriale che dovrà recepire l’accordo.
I sindacati hanno chiesto che quanto meno venga aumentato il numero delle scuole esprimibili in modo da ridurre ulteriormente l’impatto della norma della legge 107 che impone i trasferimenti sugli ambiti e non sulle scuole.
Ma è molto difficile che la richiesta venga presa in considerazione.
Gli stessi sindacati se ne rendono conto.
LA GILDA NON FIRMA
La Gilda, anzi, è del tutto convinta che non ci saranno modifiche importanti
“La nostra delegazione – dichiara il coordinatore nazionale Rino Di Meglio – ha ribadito con forza la contrarietà alla proroga del contratto ed ha chiesto all´ Amministrazione di riconsiderare gli aspetti negativi del CCNI, fra cui gli ambiti territoriali con la chiamata diretta, la soppressione della fase comunale, l’esiguo numero di preferenze di scuole esprimibili e l’insufficiente percentuale di posti destinati alla mobilità territoriale interprovinciale”.
Di Meglio aggiunge anzi: “E´ stato fissato il prossimo incontro per la firma che si terrà giovedì 7, ma la delegazione della Gilda degli Insegnanti ha confermato l’indisponibilità a firmare la proroga del contratto precedente”.
Posizione del tutto comprensibile e coerente, dal momento che già lo scorso anno la Gilda non aveva firmato nulla.
Resta da capire se questo è solo un assaggio di ciò che capiterà al tavolo del contratto nazionale.
Tavolo che, per il momento, non è ancora stato convocato e che, a questo punto, potrebbe addirittura essere rinviato al mese di gennaio.