Se si vuole far partire il prossimo anno scolastico con tutti i docenti al loro posto e le cattedre coperte, Miur e sindacati devono chiudere in fretta la trattativa sulla mobilità.
E anche sulla chiamata diretta i tempi non possono essere troppo lunghi. In caso contrario, se si arriverà a decidere i requisiti nel mese di luglio, come è accaduto nel 2016, si continueranno ad avere nomine ritardate, anche di diverse settimane, costringendo gli alunni ad un continuo cambio di supplenti temporanei in attesa di quello definitivo.
Lo ha detto il nostro direttore, Alessandro Giuliani, nel corso della rubrica settimanale “L’angolo del direttore”, andata in onda il 9 gennaio su Radio Cusano Campus, commentando il fatto che oggi ci sono ancora degli istituti dove non sono stati nominati i supplenti annuali. E che tutto deriva dal ritardo con cui la scorsa estate si sono completati i trasferimenti e poi le successive assegnazioni provvisorie e utilizzazioni. Tanto da far approvare una norma che ha spostato in avanti di 15 giorni (poi nemmeno rispettata) dei termini delle operazioni di nomina del personale scolastico.
“È deplorevole che tanti nostri alunni – ha detto ancora Giuliani – debbano essere costretti ad attendere così tanto per vedersi assegnato il loro insegnante. Non credo che possa essere una giustificazione valida dire loro che tutto ciò accade a seguito di accordi tra sindacati e amministrazione giunti in ritardo oppure di riforme-delega sul reclutamento che tardano ad arrivare. Se poi si tratta di alunni disabili o con problemi di apprendimento, tutto ciò diventa ancora più paradossale, perché si compie un danno ancora più grave: è davvero nocivo, infatti, cambiare loro in continuazione la figura di riferimento basilare, quale è il docente di sostegno. È giunto il momento di passare ai fatti”.
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Nel corso della trasmissione si è a parlato, quindi, della lettera inviata agli alunni dal ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli e dell’impegno preso dallo stesso responsabile del Miur per fare in modo che si attui un regolare avvio del prossimo anno scolastico; delle lamentele dell’assessore lombardo Valentina Aprea, ex vice ministro dell’Istruzione, sulla deroga concessa dal Governo al blocco triennale della mobilità sui neo-immessi in ruolo; delle problematiche che stanno affliggendo in questi giorni le scuole, per via dell’ondata di gelo che si è abbattuta sulla Penisola, che secondo Giuliani “dovrebbero essere prevenute non di certo quarantott’ore prima dell’evento eccezionale ma con risorse e ristrutturazioni importanti programmate a tempo debito, sia nei confronti delle strutture edilizie scolastiche che riguardo gli impianti idraulici ed elettrici”.
“Il Governo Renzi ha speso tanto per la sicurezza nelle scuole, miliardi di euro, ma si è agito in prevalenza sulle emergenze: è bene chi si passi il prima possibile a realizzare le opere di manutenzione ordinaria, ma nello stesso tempo non più procrastinabili visto che si tratta di strutture logore e con materiali vetusti. Come le tante caldaie che in questi giorni si sono bloccate per il gran freddo”, ha concluso il direttore.
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