Mobilità, i sindacati ricorrono al TAR e al Giudice del Lavoro
Con un comunicato congiunto i sindacati Flc Ggil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, fanno sapere che sono stati presentati 3 ricorsi al Tar in merito alle procedure dell’ultima mobilità.
I sindacati, chiedono il risarcimento del personale che è stato penalizzato ingiustamente dai trasferimenti della scorsa estate. Ecco il comunicato integrale dei sindacati:
“Negli incontri programmati e che si stanno svolgendo ai diversi tavoli di confronto con il MIUR, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal hanno più volte avanzato la richiesta di rifacimento delle operazioni di mobilità per ripristinare i diritti del personale, lesi dall’errata applicazione del Contratto della mobilità del decorso anno scolastico.
Il MIUR, con motivazioni scarsamente convincenti e con una scelta che non rispetta le prerogative sindacali e i diritti soggettivi del personale, si è rifiutato di annullare e rifare i trasferimenti, dicendosi disponibile solo a modifiche da introdurre nel contratto collettivo sulla mobilità del prossimo anno scolastico; ci vediamo pertanto costretti a proporre in sede giurisdizionale il contenzioso, per ristabilire le corrette posizioni giuridiche di ogni singolo interessato evitando il consolidarsi del danno subito.
A tal fine sono stati presentati tre ricorsi, con un’azione patrocinata dagli Uffici Legali nazionali:
1) al Tar Lazio avverso il diniego del Miur all’accesso agli atti, ovvero per non aver fornito una risposta adeguata alla richiesta presentata (ai sensi della L.241/90) dalle organizzazioni sindacali per conoscere gli atti da cui poter evincere la procedura (l’algoritmo) in base alla quale il Miur ha effettuato le operazioni di mobilità dei docenti per l’a.s. 2016/17;
2) al giudice del lavoro (ex art. 63, c.3, D.Lgs. n. 165/2001), chiedendo che sia accertata e dichiarata l’inadempienza e la violazione da parte del Miur degli obblighi scaturenti dal CCNI in materia di mobilità, non avendo effettuato le procedure dei trasferimenti così come fissate nel contratto integrativo sottoscritto;
3) ancora al Tar Lazio, per chiedere l’annullamento degli esiti delle procedure di mobilità dei docenti al fine di ripristinare la certezza del diritto e il rispetto dei criteri stabiliti nell’accordo contrattuale sottoscritto.
Il Tar Lazio ha fissato per il giorno 14 febbraio 2017 l’udienza relativa al primo ricorso.
Trasparenza, diritti e certezza delle regole sono i principi su cui si è svolta e continuerà a svolgersi l’attività negoziale delle organizzazioni sindacali confederali”.
Chissà se questo possa essere determinante ai fini della prossima contrattazione per la mobilità, già in discussione fra sindacati e Miur.