Importante sentenza del Tribunale di Cassino. I giudici hanno riconosciuto a una docente il servizio svolto nelle scuole paritarie.
Così come riporta il quotidiano L’Inchiesta, la professoressa sarà assegnata in uno degli ambiti indicato nelle preferenze espresse, tenendo conto del suo punteggio maturato e delle graduatorie.
Il tutto trae origine da un ricorso, presentato da un’insegnante di Maddaloni, a cui, in sede di valutazione della mobilità, non era stato riconosciuto il servizio svolto negli istituti paritari.
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Il giudice ha così motivato decisione: “L’opzione per il servizio paritario trovava piena giustificazione nella normativa vigente posto che, subito dopo l’approvazione della Legge n.62/2000, l’articolo 2 comma 2 del D.L. n. 255 del 2001, convertito in legge 333/2001, aveva disposto che “i servizi di insegnamento prestati dal 10 settembre 2000 nelle scuole paritarie di cui alla legge 10 marzo 200 n.62 sono valutati nella stessa misura prevista per il servizio prestato nelle scuole statali”.
Per questo motivo il Tribunale ha ordinato al Miur e alle Amministrazioni di valutare, ai fini della graduatoria della mobilità, il servizio svolto nella paritaria dal 2008 al 2012. La docente, pertanto, sarà assegnata in uno degli ambiti indicati nelle preferenze espresse, nel rispetto delle graduatorie e tenuto conto del punteggio ottenuto dalla stessa.
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