Ecco il resoconto di Gilda degli insegnanti in merito all’incontro Miur – sindacati sulla mobilità del 28 dicembre.
“Il 28 dicembre alle ore 15.00, presso il salone dei ministri, il vice-capo di gabinetto, dott. Pinneri, con la delegazione del Miur ha incontrato i segretari delle OO.SS. rappresentative della scuola per rispondere alle richieste avanzate dai sindacati nella riunione del 23 dicembre in merito ai nodi politici relativi alla mobilità del personale e alla costituzione degli ambiti territoriali.
Il vice-capo di gabinetto ha dichiarato che la precedente proposta di CCNI sulla mobilità che l’Amministrazione aveva confezionato è stata ritirata e che si ripartiva con il campo sgombro da pregiudiziali. L’Amministrazione ha confermato che dal tavolo politico doveva scaturire il mandato alle delegazioni del tavolo tecnico per riscrivere il CCNI e ha proposto i seguenti ‘paletti’: è necessario concludere il lavoro entro la metà di gennaio, altrimenti non ci sono i tempi tecnici per la mobilità; non è possibile rinviare di un anno l’introduzione della nuova mobilità; c’è la massima disponibilità ad entrare nel dettaglio, sempre comunque nel rispetto della legge 107/2015, per sfruttare al massimo la flessibilità e gli spazi di manovra che la norma permette.
Le OO.SS. hanno manifestato apprezzamento per il ritiro della precedente proposta del Miur, che avevano bollato come irricevibile, proprio perché ritengono che il CCNI non sia rivolto né all’Amministrazione né ai sindacati, ma che debba andare incontro alle esigenze dei docenti che rappresentano. Le OO.SS. ribadiscono le loro richieste: chiarire preliminarmente le linee generali sulle quali si formerà l’organico (questo è strettamente legato alla mobilità); superare le disparità di trattamento tra i docenti al fine di conseguire il comune obiettivo di garantire oggettività, trasparenza e equità nelle operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole.
La nostra delegazione ha ricordato all’Amministrazione la confusione che l’applicazione della legge 107/2015 sta creando nelle scuole con il Comitato di valutazione e le anticipazioni sulla mobilità, confusione che non migliora di certo la qualità dell’insegnamento. Ha confermato la netta contrarietà della FGU-Gilda degli Insegnanti agli aspetti che ritiene siano anticostituzionali nella legge 107/2015 e sui quali non è disposta a mediare. Ha, nel merito, ribadito l’indisponibilità della FGU-Gilda degli Insegnanti a trattare sugli ambiti in funzione della chiamata diretta del Ds e ha chiesto la possibilità di esprimere la preferenza per la scuola da parte di tutti i docenti coinvolti nella mobilità.
L’Amministrazione ha chiarito che solo per quest’anno ci sono i due organici: diritto (circa 601.000 posti) e potenziamento (circa 53.000 posti) ma che la legge 107/2015 prevede per l’a.s. 2016/2017 l’organico dell’autonomia, che somma quello di diritto e quello potenziato, in un unico contenitore per un totale di 654.000 posti, sul quale saranno eseguite le operazioni di mobilità; spetterà poi alle scuole, attraverso il PTOF, fissare i criteri per l’impiego dei docenti nelle diverse attività curricolari e didattiche. L’organico dell’autonomia non cancella però l’organico di fatto (spezzoni per un totale di 27.000 posti) che rimane definito con le stesse modalità di quest’anno e sarà disponibile per le operazioni di utilizzo e di assegnazione provvisoria.
L’Amministrazione ha inoltre dichiarato che opererà per affermare il principio di ‘equa applicazione della norma’ sfruttando tutti i margini di flessibilità che la legge 107/2015 consente, utilizzando lo strumento della contrattazione, con la quale sanare alcune differenze di trattamento (sempre, però, compatibilmente con lo spirito della legge). Sono stati fatti alcuni esempi di spazi contrattuali: si potrebbe intervenire sulle disparità tra neoassunti; oppure si potrebbe permettere agli assunti entro l’a.s. 2014/2015 di chiedere la mobilità con titolarità sulla scuola all’interno della provincia, così come ai perdenti posto e agli “ottisti”; o ancora consentire la scelta della titolarità sulla scuola ai DOS.
In ogni caso, anche con queste aperture dell’Amministrazione, gli ambiti rimangono in funzione della chiamata diretta, con l’aggravante che nella legge di stabilità è stato inserito e approvato un emendamento che dà la possibilità agli UU.SS.RR. di costituire, su richiesta, un solo ambito nelle province al di sotto dei 300.000 abitanti.
La nostra delegazione ha ribadito che il principio di equità prevede la possibilità di scegliere la titolarità sulla scuola per tutti i docenti e che il principio di imparzialità della pubblica amministrazione non può prevedere elenchi di docenti da cui ‘pescare’, ma graduatorie per titoli e merito.
Sulla base di quanto discusso le OO.SS. hanno chiesto all’Amministrazione una bozza di CCNI sulla mobilità dalla quale iniziare la contrattazione che riprenderà l’8 gennaio con un incontro sulle linee generali della formazione degli organici e a seguire si entrerà nel dettaglio con il tavolo tecnico sulla mobilità.
La delegazione FGU-Gilda degli Insegnanti parteciperà al tavolo contrattuale per sostenere le ragioni dei docenti e raggiungere l’obiettivo di oggettività, trasparenza e equità nelle operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole, ma si riserva ogni decisione rispetto alla firma nel caso questi obiettivi non si conseguano nel CCNI.
A margine dell’incontro il capo-dipartimento, dott.ssa De Pasquale, ha riferito circa le statizzazioni in essere, comunicando che entro fine anno saranno firmate le convenzioni con le province per 124 docenti e 14 ATA.
Infine, su richiesta delle OO.SS., il dott. Pinneri ha informato che la prossima emissione per pagare gli stipendi ai precari sarà fatta entro la metà di gennaio e le somme liquidate entro il 20 gennaio. Sono, infatti, stati recuperati circa 375ml di euro dalle economie sulla ‘Buonascuola’ che saranno utilizzate per pagare sia gli stipendi arretrati del 2015 sia quelli del 2016 per supplenze brevi e temporanee. Le somme saranno postate sul Fondo di funzionamento delle scuole e quello che avanzerà andrà al funzionamento delle scuole. Il vice-capo di gabinetto garantisce che per il 2016 gli stipendi ai precari saranno pagati regolarmente. La nostra delegazione in ogni caso ha ribadito il grande disagio creato dalle disfunzioni dell’Amministrazione ai docenti precari che aspettano da quattro mesi lo stipendio e confida che il Miur risolva una volta per sempre questo problema”.
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