Già in questa fase dell’anno scolastico, a circa una ventina di giorni dall’avvio delle procedure di mobilità 2018/2019, i docenti si stanno chiedendo quali posti saranno disponibili per la scelta delle preferenze.
QUANTE E QUALI PREFERENZE SI POSSONO INDICARE NELLA DOMANDA DI MOBILITA’
Il numero di preferenze esprimibili nella domanda di mobilità è chiarito dall’art.6 comma 1 del CCNI mobilità dell’11 aprile 2017 in cui è specificato che ciascun docente potrà esprimere con un’unica domanda fino a quindici preferenze di cui al massimo cinque scuole, sia di ambiti diversi che del proprio ambito, sia per la mobilità intraprovinciale che per quella interprovinciale, in tale ultimo caso sarà possibile esprimere anche codici sintetici delle province. Proprio per il fatto che le preferenze puntuali di singole istituzioni scolastiche (con codice unico anche nei casi di Istituti comprensivi e istituti di Istruzione Superiore) sono esprimibile in numero massimo di 5 scuole, è fondamentale scegliere consapevolmente e bene.
SEDI DISPONIBILI PER LE OPERAZIONI DI MOBILITA’
È utile conoscere l’art.8 del CCNI mobilità, in cui è specificato che le disponibilità per le operazioni di mobilità territoriale a domanda e d’ufficio e per quelle di mobilità professionale sono determinate, dalle effettive vacanze risultanti all’inizio dell’anno scolastico per il quale si effettuano i movimenti, determinatesi a seguito di variazioni di stato giuridico del personale (es.: dimissioni, collocamento a riposo, decadenza, etc.) e sui posti vacanti e disponibili dell’organico dell’autonomia comunicati a cura dell’ufficio territorialmente competente al sistema informativo nei termini che saranno fissati dalle apposite disposizioni ministeriali.
Quindi è importante conoscere l’elenco dei docenti che andranno in pensione a partire dall’1 settembre 2018, perché nella scuola di titolarità di tali docenti si rende disponibile un posto per la mobilità 2018/2019. Molto utile è anche conoscere i dati degli organici delle singole istituzioni scolastiche, che si possono calcolare, con una buona approssimazione, facendo la sottrazione tra le classi di nuova formazione e quelle in uscita. Quindi sono disponibili le cattedre ed i posti, istituiti ex novo per l’organico dell’autonomia di ciascun anno sprovvisti di personale titolare. Saranno ancora disponibili le cattedre ed i posti già vacanti all’inizio dell’anno scolastico o che si dovessero rendere vacanti a qualsiasi altro titolo, la cui vacanza venga comunicata al sistema informativo entro i termini previsti per la comunicazione dei dati al sistema medesimo. Tali termini sono già stati previsti dall’O.M. 207/2018 sulla mobilità. Sono anche disponibili tutti i posti assegnati provvisoriamente ai docenti entrati in ruolo per l’anno scolastico 2017/2018. Infine sono altresì disponibili le cattedre ed i posti che si rendono vacanti per effetto dei movimenti in uscita, fatta salva la sistemazione del soprannumerario della provincia. È importante sottolineare che, come evidenziato nell’art.3 comma 2 del CCNI mobilità, nel corso del movimento il posto per il quale i docenti hanno ricevuto l’incarico triennale viene considerato indisponibile analogamente ai titolari su scuola sino a quando, eventualmente, il docente non ottenga, a domanda, una diversa titolarità di scuola o di ambito attraverso la mobilità.