La questione della mobiità è ad una svolta decisiva: i sindacati scrivono al Ministro e chiedono un intervento politico.
Per lunedì 14 era già previsto un incontro fra tecnici del Miur e sindacati sulla questione della mobilità. Stante il fatto che la trattiativa risulta di fatto interrotta, tutti si aspettavano che in occasione dell’incontro il Ministero avrebbe annunciato di voler regolare la materia con un atto unilaterale.
E invece la lettera che i segretari dei 5 sindacati rappresentativi del comparto hanno scritto al ministro Giannini rimette tutto in gioco.
Al’incontro di domani 14 dicembre i sindacati non si presenteranno, in attesa di essere convocati dal Ministro.
Alla resa dei conti, la “mossa” sindacale potrebbe essere più che altro un tentativo di prendere tempo perchè difficilmente il Ministro potrà accettare la richiesta sindacale di rinviare di un anno l’applicazione della legge.
Intanto sorgono dubbi sulla “tenuta” della posizione attuale dei sindacati che sembrerebbero intenzionati a non firmare il contratto integrativo sulla mobilità.
La mancata firma, infatti, vorrebbe dire lasciare nelle mani del Ministero ogni decisione su tutta la materia, compresi i trasferimenti del personale Ata che mal digerirebbe una decisione sindacale che potrebbe danneggiare decine di migliaia di dipendenti.
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