La notizia arriva da Reggio Calabria ed evidenzia un malcostume che troppo spesso infetta graduatorie interne d’Istituto per l’individuazione dei docenti soprannumerari, domande di mobilità annuale o anche domande di trasferimento dei docenti.
Di cosa si tratta nello specifico?
Stiamo parlando della denuncia della polizia provinciale di Reggio Calabria diretta dal dottor Domenico Crupi che, a conclusione di un’indagine istruttoria disposta dal procura della Repubblica di Reggio Calabria Antonio Cristillo, ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ad otto docenti residenti nella provincia della città dello stretto.
Qual è il capo d’imputazione che viene rivolto a questi otto docenti? I docenti in questione, nell’ambito della procedura di mobilità annuale per il personale scolastico, nella fase di assegnazione provvisoria provinciale, provenienti da altra provincia di titolarità, facevano dichiarazioni mendaci, richiedendo l’assegnazione provvisoria in provincia di Reggio Calabria con precedenza prevista dall’art.8 del CCNI sulla mobilità annuale 2013-2014, certificando falsamente di avere diritto ad usufruire dei benefici di cui alla legge 104/92.
Usufruendo quindi della precedenza ai sensi del su citato art.8 del CCNI sulle utilizzazioni del 15 maggio 2013, riuscivano furbescamente a scavalcare gli aventi diritto, ottenendo il beneficio dell’assegnazione provvisoria in scuole della provincia di Reggio Calabria.
Il dott. Crupi ha sottolineato che per questi otto insegnanti, rei di avere presentato dichiarazioni mendaci , scatta immediatamente ed inevitabilmente la denuncia per i reati penali previsti e puniti dagli articoli 483 del codice penale e 76 del D.P.R. 445/2000.
L’indagine, spiega il comandante Crupi, si inquadra nell’ambito della repressione dei reati contro la Pubblica Amministrazione che vede impegnata costantemente la Polizia Provinciale di Reggio Calabria. Oltre questi casi eclatanti di dichiarazioni false al fine di ottenere benefici per mobilità annuale, esiste anche un altro triste fenomeno, che è quello dei troppi errori che vengono fatti nella composizione delle graduatorie interne d’Istituto, dove si dichiara allegramente quel che si vuole e i punteggi vengono incredibilmente gonfiati.
Speriamo che l’azione investigativa della polizia provinciale di Reggi Calabria, coordinata dal Domenico Crupi, sia di esempio a chi avesse intenzione di fare dichiarazioni mendaci. Si rischia il reato penale oltre che un’ ignobile figuraccia.
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