La nostra possibile soluzione per compensare la situazione fortemente discriminatoria che i sindacati confederali (ad eccezione di Gilda) stanno creando con l’accordo di mobilità consiste in quattro punti:
1. Includere l’organico di fatto in quello dell’autonomia riservandolo ai potenziatori ( che finiranno sicuramente in ambiti quindi sono più flessibili);
2. La 107 non dice che ai i trasferimenti comunali e provinciali è riservato il 100% dei posti e non è mai stato così ( fino allo scorso anno era il 50%). Quindi riservare il 50% anche quest’anno, altrimenti, comprendendo anche i passaggi da sostegno a materia ( si parla anche di includere gli anni preruolo nel conteggio del vincolo quinquennale) che, per le superiori, sono trasferimenti provinciali, non rimarranno più posti per i fase C;
3. Definire un minimo di ambiti da indicare senza trasferimenti d’ufficio ( la disparità con i gm è ingiustificabile);
4. Per la mobilità (in tutte le fasi) vanno distinti l’organico di diritto dal potenziamento, permettendo di scegliere anche solo organico di diritto. In quest’ultimo caso si conserva la titolarità, se si sceglie il potenziamento si va negli ambiti.
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