Mobilità, legge 104 e garanzie per i residuali GaE

Dopo aver letto i resoconti della Mobilità 2016 per infanzia e primaria chiediamo al Miur di attivarsi presso tutti gli Usp per una verifica immediata dei punteggi dei docenti in carico agli stessi, viste le numerose incongruenze segnalate da più parti negli ultimi giorni.
Sappiamo bene che questa è la più grande mobilità della storia della scuola italiana, con tutte le difficoltà che ne conseguono, come sappiamo bene che molte delle lamentele dei docenti sono causate da una mancanza di conoscenza delle modalità di mobilità, ma ci son decine di casi che risultano inspiegabili ed è su questi che chiediamo un intervento veloce e decisivo.

La nostra è una richiesta precisa ed oggettiva, frutto dei dati ricevuti, non è un “lamentarsi a prescindere”, tanto caro alla classe docente italiana. I docenti del nostro movimento hanno scelto di far domanda nazionale. Scelta, non obbligo. Perché si poteva scegliere tra il fare domanda nazionale ed il restare in attesa in Gae nella propria provincia. Con questa scelta abbiamo accettato le regole e chi al momento si lamenta in maniera surreale dovrebbe andare a riguardare la legge 107 e dovrebbe ricordarsi che senza questa legge migliaia di docenti sarebbero ancora precari.

Noi non utilizzeremo mai termini vergognosi come “Deportazione”, figli del più becero populismo, che violentano la memoria di chi una deportazione l’ha subita davvero. Nessuno di noi pretende il posto “sotto casa”, siamo dipendenti dello Stato italiano ed è giusto andare dove c’è il lavoro ma allo stesso tempo è giusto ed auspicabile avere criteri di mobilità solidi e richiedere movimenti privi di errori. Che sia rispettata la legge. Abbia la precedenza chi ha il diritto ad averla, ma che vengano immediatamente corrette le storture non deve essere solo una speranza, deve essere una certezza!

Chiediamo al Miur un controllo scrupoloso ed immediato delle 104, per dare una risposta definitiva a chi ha presentato una documentazione falsa e ristabilire uno stato di diritto. I “furbetti della 104” vanno scovati e puniti con decisione. Non è pensabile che un docente, un educatore, si possa macchiare di un vero e proprio reato. Perché presentare una 104 falsa significa “truffare” lo Stato, significa scavalcare colleghi senza averne diritto, significa violentare la nostra professione. Per questi “personaggi” chiediamo nuovi controlli, massimo rigore e licenziamento in tronco.

Infine chiediamo al Miur risposte per i “Residuali Gae”, che al momento sono stati dimenticati da tutti, governo, sindacati, associazioni. I colleghi ancora in Gae (circa 17 mila maestre e 23 mila docenti di secondaria di primo e secondo grado) hanno il diritto di conoscere il loro futuro, hanno il diritto di sapere se ci saranno assunzioni a tempo indeterminato e quante, o se potranno continuare a lavorare con incarichi annuali. Per i docenti di secondaria di primo e secondo grado è stata una scelta ma ciò non implica finire nel dimenticatoio. Per le maestre infanzia auspichiamo un piano di assunzioni tramite progetto 0-6 o potenziamento, da farsi in tempi brevi.

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