Siamo i dirigenti scolastici che hanno superato il concorso del 2011 e siamo ancora fuori regione, tra di noi ci sono soci di tutti i sindacati.
Abbiamo visto in questi mesi una grande attività da parte delle diverse sigle sindacali, con la creazione di chat ad hoc per i soli neo-dirigenti, per la mobilità dei dirigenti ma tutte le azioni intraprese sono state rivolte SOLO ED ESCLUSIVAMENTE ai dirigenti di nuova nomina, noi ne siamo stati esclusi. L’incontro al M.I. del 1 aprile tra la Ministra e le sigle sindacali non ha fatto che confermare i nostri timori.
Vogliamo precisare che abbiamo vinto un concorso regionale e abbiamo il diritto di rientrare nella nostra regione; abbiamo portato avanti la scuola italiana con impegno e dedizione in tante regioni, spesso costretti a accollarci pure le reggenze, ora VOGLIAMO TORNARE A CASA! Cinque anni lontano da figli, mariti, genitori anziani, nonché di sacrifici economici, sono tanti. Nel frattempo i nostri figli sono cresciuti senza di noi e molti hanno perso i genitori che se ne sono andati senza il conforto di un ultimo saluto.
Chiediamo che tutti i sindacati si esprimano ufficialmente e chiaramente sulla mobilità dei dirigenti e, in particolare, che tutelino i dirigenti del 2011 riconoscendo che hanno la precedenza nella mobilità rispetto ai dirigenti del concorso 2017 che è, e resta, un concorso nazionale: i concorrenti erano a conoscenza della concreta possibilità di doversi spostare in altre regioni in quanto la maggior parte dei posti vacanti era situata nelle regioni del Nord. La nostra scelta di partire è stata obbligata per le tormentare vicende che hanno caratterizzato la regione Campania: il numero esorbitante di ricorsi presentati, alcuni ancora in atto, a causa di una graduatoria infarcita di errori; tanti di noi hanno dovuto fare ricorso per il punteggio che, se ci avessero riconosciuto, ci avrebbe consentito di prendere servizio in Campania, a qualcuno non hanno attribuito nemmeno la laurea! I vincitori del concorso 2017 possono e devono correttamente aspettare il loro turno.
Chiediamo soltanto il rispetto delle regole, di cui non si può invocare il cambiamento per soli fini propagandistici “pro tesseramenti” in vista della prossima rappresentatività.
Siamo pronti a strappare le deleghe sindacali e iscriverci con chi saprà tutelare i nostri diritti
Coordinamento Dirigenti Scolastici itineranti