Non è giustificabile l’accantonamento dei posti per la mobilità, riconosciuto in favore dei docenti assunti dalle graduatorie di merito del concorso a cattedre del 2012 in danno degli assunti da GaE.
Con ordinanza cautelare depositata il 12 dicembre, il Tribunale del lavoro di Roma ha ribadito il principio secondo cui le operazioni di mobilità devono osservare il principio del merito, espresso dal punteggio posseduto in graduatoria dai docenti, non potendo questo essere mortificato dall’amministrazione con l’accantonamento di posti in favore di una determinata categoria di docenti.
In particolare, una docente assunta dalle GaE nella fase C del piano straordinario di assunzioni si era rivolta al Giudice del lavoro contestando di essere stata preceduta nei trasferimenti da parecchi docenti con minore punteggio, preferiti in sede di mobilità sol perché assunti dalle graduatorie del concorso a cattedre del 2012.
Accogliendo il ricorso proposto nell’interesse della docente dagli avvocati Dino Caudullo e Concetta Currao, il giudice del lavoro di Roma ha evidenziato che, così operando, l’Amminsitrazione ha agito sconvolgendo il criterio meritocratico del punteggio, valevole anche per la procedura di mobilità in quanto avente natura concorsuale, con la conseguente violazione dei principi di imparzialità e buona andamento dell’azione amministrativa nonché della stessa legge 107/2015.
{loadposition eb-pof-triennale}
{loadposition facebook}
Le avventure della cagnolina Pimpa tradotte in arabo per raccontare ai giovani studenti del Kurdistan…
Spesso si dice che le ultime generazioni sono ossessionate dai social, dai like, dalle apparenze:…
Durante l'evento per la nascita della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, dedicata alla memoria della…
Nella Sala della Regina di Montecitorio si è svolta la “Presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin” in…
Il cantante 31enne Ghali ha nuovamente lanciato un forte messaggio sociale, che anche stavolta riguarda…
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato una lettera ai ragazzi che…