
Una delle novità più importanti per la mobilità del personale Ata è quella di potere fare, con un’unica istanza, sia la domanda provinciale che quella verso altre province, una o più di una, diverse da quella di attuale titolarità.
Preferenze provinciali e interprovinciali
Il personale A.T.A. può esprimere mediante produzione di un’unica istanza fino a quindici
preferenze indicando le scuole, ovvero un codice sintetico sia per la mobilità provinciale che per quella interprovinciale; in tale ultimo caso sarà possibile esprimere anche codici sintetici di una o più province.
Per fare un esempio specifico, l’assistente amministrativo X titolare a Torino, potrebbe decidere di fare trasferimento in Sicilia mettendo anche i codici sintetici di più province siciliane come Catania, Messina, Palermo e Siracusa, ma scegliendo anche scuole della provincia di Torino dove è titolare. In buona sostanza l’assistente amministrativo X può, in un’unica domanda scegliere delle preferenze di più province e dei codici anche della provincia di attuale titolarità.
Le tre fasi della mobilità ATA
Il movimento dei trasferimenti e dei passaggi si attua in tre distinte fasi:
• I fase comunale: trasferimenti del personale richiedente l’assegnazione nell’ambito del comune di titolarità;
• II fase provinciale: trasferimenti del personale richiedente l’assegnazione a comuni diversi
da quello di titolarità ed appartenenti alla medesima provincia;
• III fase della mobilità territoriale interprovinciale e mobilità professionale: trasferimenti a
province diverse da quella di titolarità e passaggi di profilo.