Interessanti le ordinanze emesse dal Tribunale di Enna,
la numero 2944/2018 e numero 2945/2018, in cui viene affermato con decisione il riconoscimento degli insegnanti ad ottenere la valutazione del servizio pre – ruolo in scuola paritaria, ai fini della mobilità, della ricostruzione di carriera e della
posizione stipendiale dagli stessi maturata.
Il Tribunale siciliano ha ha infatti accolto i ricorsi proposti a tal fine in via d’urgenza da due docenti, che avevano visto rifiutarsi il riconoscimento del servizio precario prestato in un istituto paritario.
Il Giudice ha affermato che “non possono residuare dubbi circa l’illegittimità (…) della contestata disposizione di C.C.N.I. che esclude qualsiasi attribuzione di punteggio, in sede di mobilità, per il servizio di insegnamento svolto negli istituti paritari”.
Come riporta il sito Studio Cataldi.it, il Tribunale ha quindi riconosciuto alle due insegnanti ricorrenti il diritto ad ottenere da parte del Miur e dell’Istituto di Istruzione Superiore “Abramo Lincoln” di Enna, la valutazione del punteggio maturato per il servizio di insegnamento prestato in pre – ruolo presso un istituto di istruzione paritario, in ossequio alla Legge n. 62 del 10.03.2000, al D.L. n. 255 del 3.07.2001, convertito in Legge n. 333 del 20.08.2001 e agli artt. 3 e 97 della Costituzione.
Per i giudici, infatti, la mancata attribuzione del punteggio maturato per il servizio precario avrebbe arrecato un pregiudizio irreparabile alla sfera patrimoniale, personale e familiare delle docenti.
L’importanza delle due pronunce del Tribunale di Enna risiede nel fatto che con esse, in sostanza, si è garantita la parità di trattamento tra docenti di provenienza statale e non statale, quindi tra servizi che, nel sistema di istruzione nazionale voluto dalla Legge n. 62/2000, hanno medesime dignità e caratteristiche.
L’orientamento della magistratura del lavoro è questa del resto, dato che si tratta dell’ennesimo caso in cui il servizio precario prestato nelle scuole paritario è divenuto “presente” solo dopo l’intervento del Giudice. In effetti, bisognerebbe comprendere meglio il contesto e correre ai ripari, dato che sono tantissimi i docenti che “per fare punteggio” iniziano la loro esperienza nelle scuole paritarie, a volte anche per tanti anni. Ne consegue che appare del tutto legittimo chiedere il riconoscimento di quegli anni di lavoro prima di approdare alla scuola statale.
Ordinanza numero 2944/2018
Ordinanza numero 2945/2018
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