I vincoli per i nuovi assunti nella scuola rimangono, ma non per tutti. Lo rimarca Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola, a poche ore dalla sottoscrizione dell’accordo raggiunto tra amministrazione e sindacati per la mobilità del personale della scuola per l’anno scolastico 2024/25, intesa che va ad integrare e modificare il Ccni Mobilità sottoscritto il 18 maggio 2022, relativo al triennio 2022/23, 2023/24, 2024/25.
Secondo Barbacci, “ancora una volta attraverso il negoziato si danno risposte concrete ai problemi delle persone che aspirano a cambiare sede. Già nel Ccnl avevamo introdotto deroghe ai vincoli previsti da norme di legge, per venire incontro a chi ha particolari esigenze di famiglia”.
Quindi, la sindacalista si sofferma sulle deroghe ai vincoli triennali recepite nel contratto integrativo: “insieme ad altri interventi – sostiene – rendono meno restrittive le precedenti disposizioni. Potrà così fare domanda di trasferimento tutto il personale, anche neoassunto, con figli fino a 12 anni, quello con disabilità grave o che assiste persona con disabilità, nonché chi è caregiver di coniuge o genitore con invalidità pari o superiore a un terzo“.
Barbacci si sofferma, dunque, sulle novità che arriveranno per i “trasferimenti interprovinciali”: per loro, spiega la sindacalista, “il vincolo di permanenza per tre anni, per chi ottiene un trasferimento in provincia diversa, viene omologato a quello previsto dai precedenti contratti per i movimenti nell’ambito della provincia, consentendo quindi di ‘svincolare’ numerosi docenti bloccati dalle precedenti regole”.
Quindi, la leader della Cisl Scuola prende posizione contro alcune associazioni di docenti “ingabbiati” che, soprattutto attraverso i social media, hanno speso parole critiche verso l’accordo raggiunto il 21 febbraio.
“Si può capire – dice la segretaria generale di Cisl Scuola – che contro il nostro operato si scaglino un po’ di leoni e leonesse da tastiera, più inclini all’insulto che al ragionamento: così va il mondo, e non ci si può far nulla”.
Ma Barbacci replica soprattutto a quei sindacati che hanno avuto non poco da ridire sulla gestione della mobilità 2024. “Diverso è il caso – dice la sindacalista – di chi dovrebbe essere, o presume di essere, competente in materia sindacale e si straccia le vesti perché un po’ di vincoli alla mobilità sono rimasti. Delle due l’una: o è in malafede, o non è in grado di capire il rapporto che c’è fra legge e contratto. Francamente, non saprei dire quale delle due ipotesi sia più inquietante”, conclude un po’ piccata la numero uno della Cisl Scuola.
Di tutte le novità dell’accordo raggiunto sulla mobilità 2024 si è parlato in diretta in una puntata de La Tecnica Risponde Live, svolta il 21 febbraio immediatamente dopo la conclusione dell’incontro tra i sindacalisti e i dirigenti ministeriali.
Ospiti della trasmissione Attilio Varengo, segretario nazionale della Cisl Scuola, e Maria Grazia Frilli, del centro nazionale Flc Cgil.
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