Mobilità, solo un primo passo

L’accordo politico per la mobilità che sancisce la deroga al vincolo concessa a tutti i docenti a prescindere dall’anno di immissione in ruolo è solo un primo passo verso un riequilibrio della situazione a favore dei  25 mila docenti per i quali il movimento dei Nastrini Rossi sta lottando.

Sicuramente l’accordo siglato sposta a favore del contratto il rapporto leggi /contrattazione e inizia a mettere in discussione alcuni aspetti controversi della L.107, ma resteranno ancora due categorie di docenti distinti: i titolari su ambito e i titolari su scuola.

E restano i docenti lontano da casa, discriminati lo scorso anno scolastico e che per questo hanno sempre chiesto la deroga al vincolo, ritenendola un diritto, dato il trattamento subito dopo avere messo letteralmente nelle mani dello stato e dei sindacati le proprie vite e la disastrosa situazione delle scuole del mezzogiorno senza docenti o con in cattedra e a contatto con gli alunni più deboli colleghi che non hanno neppure l’abilitazione dall’insegnamento, mentre migliaia di noi non hanno potuto fare rientro con le assegnazioni provvisorie annuali e ora sono costretti al confino nelle scuole del Nord o a restare a casa al sud in  aspettativa non retribuita.

I docenti dei Nastrini Rossi, coscienti dell’esiguità della percentuale del 30 rispetto ai posti dell’organico dell’autonomia (anch’essi di numero irrisorio) riservati alla mobilità territoriale, non possono far altro che continuare a lottare .

La mobilità che si profila all’orizzonte, infatti, dati i numeri, permetterà il rientro di un numero minimo di docenti e permarranno nel tempo le enormi situazioni di disagio  esistenziale ed economico (1300 euro mensili per vivere al nord e mantenere la famiglia al sud sono davvero pochi) dei docenti costretti a lavorare lontanissimo dai loro luoghi di residenza, in cui, va ribadito, i posti ci sono e ne sono la dimostrazione i verbali delle convocazioni andate deserte per gli ulteriori posti in deroga. Quindi ancora una volta ci ritroviamo a ribadire il concetto che i posti non sono troppi ma sempre troppo pochi!

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Sicurezza nelle scuole, D’Aprile (Uil Scuola Rua): non bastano i finanziamenti spot, tema che va messo all’apice dell’agenda politica

Oggi, 22 novembre, si celebra la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. Il Dossier scuola,…

22/11/2024

Noemi: “I genitori si comportano da amici e sono i ragazzi fare gli adulti. Relazioni tossiche? Se ne dovrebbe parlare sui social”

La cantante Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, classe 1982, ha rilasciato una lunga intervista a…

22/11/2024

Violenza di genere: per 8 italiani su 10 è un’emergenza che si deve affrontare (anche) scuola

Per l’80% degli italiani, la violenza di genere è un’emergenza che richiede un intervento immediato.…

22/11/2024

Violenza sulle donne e parole di Valditara, imbrattata sede del Mim: “Stufi di educare chi è responsabile dell’educazione”

La sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito in viale Trastevere a Roma è stata…

22/11/2024

Allarme scabbia, due scuole chiuse in Puglia

Nuove segnalazioni arrivano dal Salento, dopo i recenti episodi di scabbia registrati nel carcere di…

22/11/2024

Sicurezza nelle scuole, pubblicato il Dossier 2024 dell’INAIL: ci sono anche i dati degli infortuni di studenti e insegnanti

Pubblicato in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, istituita il 22 novembre,…

22/11/2024