Anche Pino Turi, segretario nazionale Uil Scuola, commenta amaramente i ritardi degli esiti della mobilità scuola dell’infanzia e primaria da parte del Miur.
“Come è noto, il calendario predisposto dal MIUR, afferma Turi, prevede lo scadenziario relativo ai movimenti interprovinciali dei docenti delle c.d. fasi “B/C/D”, in particolare per la scuola primaria la data di pubblicazione era prevista per la giornata del 26 luglio 2016. Come è altrettanto noto, le comunicazioni dei movimenti avvengono con sistema informatico entro le 24 ore del giorno previsto per i movimenti, per cui nella giornata di ieri migliaia di docenti sono rimasti ‘attaccati’ al P.C. per apprendere della loro destinazione”.
“Molti di loro, continua il segretario Uil Scuola, si sono rivolti alle nostre sedi per sapere se fossero previsti slittamenti di data; a loro volta hanno rimandato il quesito alla scrivente Segreteria nazionale che per le vie brevi ha avuto risposte altalenanti dagli Uffici del ministero, circa l’orario di pubblicazione, ma nessuno si è spinto a prospettare rinvii. La risultanza di ciò è quantomeno deleteria e non rispettosa di tante persone che hanno passato la notte, invano, davanti ad uno schermo di computer”.
“Con la presente pertanto, tuona Turi, oltre a chiedere conto dei motivi del ritardo e del colpevole comportamento omissivo rispetto ad una tempestiva comunicazione a cui i lavoratori dipendenti da codesto ministero, avrebbero avuto diritto e considerato che al momento non è dato sapere ancora nulla, si chiede conto dell’accaduto, anche per dare certezza sulle procedure future”.
“E’ superfluo sottolineare che tali censurabili comportamenti, prosegue ancora il segretario Uil Scuola, non fanno altro che alimentare un clima già esasperato in cui si alimenta incertezza e diffidenza nell’azione amministrativa che, peraltro , prevede ulteriori procedure di mobilità come il passaggio dagli ambiti alle scuole e le assegnazioni provvisorie che riguarda lo stesso personale interessato a conoscere la propria destinazione”.
“Nell’auspicare che simili accadimenti non si debbano più verificare e che i comprensibili ritardi di una procedura complessa come quella in atto, conclude Pino Turi, non esimono l’amministrazione da una corretta e tempestiva comunicazione alle persone interessate e alle Organizzazioni sindacali, si resta in attesa di un riscontro di merito”.
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