Parole cariche di amarezza provengono dall’USB Scuola, dopo la mancata pubblicazione degli esiti della mobilità per i docenti di infanzia e primaria.
“La giornata di ieri ha mostrato tutto il disprezzo e la totale mancanza di considerazione che il Ministero della Pubblica Istruzione nutre verso i Lavoratori della Scuola, si legge sulla nota del sindacato, o, nella migliore delle ipotesi, una mancanza di organizzazione e professionalità sconcertante”.
“Dopo un rinvio continuo della data di pubblicazione dei movimenti, continua il sindacato, nella giornata di ieri il MIUR ha preso in giro i Docenti costringendoli ad un’attesa inutile che si è conclusa in un nulla di fatto per la pubblicazione. Nessuna comunicazione del rinvio e neanche una nota per spiegare le ragioni del ritardo, solo un silenzio che umilia una moltitudine di Lavoratori già in ansia per l’esodo di massa che si prevede, con intere famiglie smembrate e anni di percorsi lavorativi ridotti al nulla. In un Paese civile tutto il Ministero e il governo si sarebbero dimessi per manifesta incapacità, seguiti a ruota dai sindacati collaborazionisti che hanno preferito il silenzio per non dimostrare la dozzinalità di una mobilità che hanno firmato con giubilo”.
“La mobilità della scuola dell’infanzia e primaria, puntualizza il sindacato unitario di base, rappresenta la cartina di tornasole di tutte le incapacità del MIUR, della gestione dozzinale del piano di immissioni in ruolo. Siamo nel caos e i Lavoratori ne subiscono le conseguenze!”
“Il 23 settembre con lo Sciopero Generale, conclude USB Scuola, daremo una spallata al governo e voteremo NO al referendum per sancirne la definita fine”.