Nuovo anno e vecchie pronunce sulle operazioni di mobilità docenti: stavolta, è stato il Giudice del Lavoro di Cassino che riconosce pienamente, nelle operazioni di mobilità, l’attribuzione del punteggio riferito al servizio pre-ruolo nelle scuole paritarie e al diploma SSIS.
La sentenza muove dal ricorso di una docente che voleva farsi riconoscere la valutazione integrale del servizio prestato presso le scuole paritarie e del diploma SSIS, a cui non era stato attribuito alcun punteggio. Motivo che ha inciso sul punteggio finale dell’insegnante nel corso delle operazioni di mobilità 2017/2018.
Come esplicitato chiaramente nella sentenza, fanno sapere MSA e lo studio legale B&Z, il servizio di insegnamento prestato nelle scuole paritarie è da equipararsi a quello prestato nelle scuole pubbliche, in quanto la Legge n. 62/2000 “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione” all’art. 1, comma 1 recita: “Il sistema nazionale di istruzione […] è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali” ed al comma 3 aggiunge che “le suddette scuole paritarie svolgono un servizio pubblico”.
Sulla base di questo assunto, il giudice ha rilevato: “va pertanto disapplicata la previsione del CCNI 2017/2018 sulla mobilità del personale che nega rilevanza al servizio prestato presso una scuola paritaria, ai fini dell’attribuzione del punteggio rilevante per la graduatoria interna di istituto”.
Quindi, come già emesso da tanti altri Tribunali negli anni passati, il servizio precario nella scuola paritaria deve essere conteggiato per la mobilità docenti.
Ma non solo: alla docente manca anche il riconoscimento del diploma SSIS, riguardo al quale il giudice afferma: “pur dovendosi inquadrare un percorso abilitante come la SSIS tra quelle procedure amministrative per la programmazione degli accessi all’insegnamento […] è altrettanto indubbio però che tale procedura amministrativa è strutturata come un vero e proprio concorso, rigorosamente selettivo”.
In tal senso, per il Tribunale di Cassino devono essere attributi 12 punti al diploma SSIS, al pari di tutti gli altri concorsi.
Piena soddisfazione, quindi, per questo nuovo traguardo raggiunto dall’Associazione MSA (comparto scuola) in collaborazione con lo studio legale B&Z. “Tale sentenza non fa altro che riconfermare la nostra tesi secondo cui il Contratto Collettivo Nazionale non può e non deve violare la legge. In questo caso specifico non riconoscere il servizio prestato nelle scuole paritarie nell’attribuzione del punteggio della mobilità è illegittimo perché va contro la parità scolastica sancita dalla Legge 62 del 2000”, commenta Luciano Scandura, responsabile dell’Associazione MSA comparto scuola.
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