La domanda della mobilità 2019/2020 sarà molto diversa da quella degli anni precedenti, vengono cancellati, insieme alla titolarità su ambito, anche i codici sintetici degli ambiti territoriali. Invece tornano in auge i codici meccanografici dei comuni e, per le città metropolitane, anche quelli sub comunali, e forse tornano anche i codici sintetici dei distretti scolastici.
Nella bozza di ipotesi di CCNI mobilità 2019/2020 (valida anche per i successivi altri due anni scolastici) che verrà presentata ai sindacati il prossimo giovedì 22 novembre 2018, tornano le fasi di mobilità comunale, quella provinciale e quella interprovinciale.
In buona sostanza potrebbe tornare, sembra in linea di massima cosa certa, la norma che regola la mobilità in tre fasi, ovvero la prima fase: Trasferimenti nell’ambito dello stesso comune di titolarità; la seconda fase: Trasferimenti tra comuni della stessa provincia; la terza fase: Mobilità professionale e mobilità territoriale interprovinciale.
Probabilmente si continuerà a presentare la domanda di mobilità territoriale, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno (ci sarà la possibilità di selezionarli entrambi) con un modello unico di domanda per un massimo di 15 preferenze.
Le preferenze esprimibili saranno i codici puntuali delle singole scuole, verrà cancellato il vincolo numerico di massimo 5 scuole, i codici sintetici dei comuni e, molto probabilmente, torneranno anche i codici sintetici dei vecchi distretti scolastici. Dovrebbero essere cancellati in maniera definitiva i codici sintetici di ambito territoriale, anche perché non esiterà più la titolarità su ambito e la famigerata chiamata diretta.
Chi vuole presentare, oltre la domanda di mobilità territoriale, anche la domanda di passaggio di cattedra o di passaggio di ruolo, sarà obbligato a presentare altri modelli di domanda online differenti da quello della mobilità territoriale.
Per il passaggio di ruolo si potrà scegliere un solo ruolo su cui puntare, ma all’interno di quel ruolo si potranno scegliere più classi di concorso in cui si è abilitati e si potrà scegliere la tipologia di posto per cui si è specializzati.
Per il passaggio di cattedra si potrà fare richiesta per una o più classi di concorso su cui si è abilitati e, anche in questo caso, per la tipologia di posto per cui si ha specializzazione.
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