Per la prima volta nella storia dell’Unione europea, ministri dei Paesi membri si sono riuniti per sostenere un loro collega: è accaduto oggi a Roma, dove ben 17 rappresentanti di altrettanti Stati Ue si sono incontrati e hanno firmato una Dichiarazione contro il razzismo. “Motore” dell’iniziativa, il vicepremier e ministro dell’Interno e delle pari opportunità belga, Joelle Milquet, che ha mobilitato i colleghi a difesa del ministro italiano per l’Integrazione Cecile Kyenge, vittima di numerosi attacchi di stampo razzista sin dal momento della sua nomina. I ministri e rappresentanti di Belgio, Lituania, Lettonia, Irlanda, Svezia, Francia, Grecia, Croazia, Polonia, Portogallo, Gran Bretagna, Romania, Bulgaria, Cipro e Malta, insieme al ministro Kyenge, nel documento hanno chiesto agli Stati membri e alla Commissione europea di preparare, discutere e approvare una proposta per un Patto 2014-2020 per una “Europa delle diversità” e per contrastare tutte le forme di razzismo, xenofobia e discriminazione. “I leader politici – si afferma – devono essere modelli di unità, di accettazione della diversità e di tolleranza, non attori di divisioni e intolleranza”. Nella Dichiarazione si condannano “i programmi politici e le organizzazioni basate sul razzismo, la xenofobia e le teorie di superiorità razziale” e si chiede agli Stati membri l’adozione di “strumenti legali per l’effettiva prevenzione, repressione ed eliminazione del razzismo, della discriminazione razziale, della xenofobia e della discriminazione di genere”. “Chiediamo ai nostri Paesi di controllare, ma soprattutto di vegliare affinché ogni leader politico, ogni persona che ricopre una carica istituzionale abbia un linguaggio rispettoso e contro il razzismo” ha detto Cecile Kyenge illustrando i contenuti della Dichiarazione. Il fatto che per la prima volta ministri europei si riuniscono per sostenere un singolo ministro dà forza alla collega italiana, che però precisa: “Questo problema non riguarda solo me, sono atteggiamenti che stanno riaffiorando ovunque. Bisogna cercare di reagire non solo in quanto sostegno alla mia persona, ma cercando di riaffermare i valori dell’Europa. Il nostro messaggio oggi è quello che vogliamo riaffermare la cultura della solidarietà, dei nostri valori all’interno dell’Ue, e dobbiamo farlo anche in vista delle elezioni europee”. “E’ un punto di partenza molto forte, dove ogni Paese ha sentito la necessità e il dovere di richiedere alla Comunità europea di mettere in atto le Convenzioni che abbiamo sottoscritto e soprattutto di riaffermare la cultura della diversità” ha detto ancora Kyenge. “L’Europa è fatta anche di persone di colore diverso, di religione diversa, persone nate all’estero e che hanno scelto questo continente” ha aggiunto. “Dobbiamo reagire alle manifestazioni di razzismo”, ha detto Milquet, che ha definito “inaccettabili” gli attacchi subiti dalla collega italiana. “Era importante reagire e agire” ha insistito, sottolineando che “in tutta l’Europa ci sono movimenti politici che predicano il rifiuto dell’altro, dello straniero” e che occorre mobilitarsi per “riaffermare i valori della tolleranza”. (Ansa)
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