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Moige: “L’influenza che verrà #previenila”

La situazione in Europa: l’attività influenzale è ancora bassa anche nella maggior parte dei paesi della regione europea dell’OMS. E’ continuata ad aumentare la percentuale di campioni di influenza positivi del sistema di sorveglianza dei medici sentinella: dal 18% per la settimana 52/2015 al 30% per la settimana 53/2015. La situazione in Italia: i dati disponibili ad oggi, relativi alla 53esima Settimana 2015 dal 28 dicembre al 3 gennaio 2016 confermano che l’attività̀ dei virus influenzali è ancora a livelli di base con valori inferiori a quelli dello scorso anno. Il livello di incidenza in Italia è pari a 1,64 casi per mille assistiti. Il numero di casi stimati nella scorsa settimana è pari a circa 100.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 746.000 casi.

Distribuzione regionale In tutte le Regioni l’incidenza è sotto la soglia epidemica tranne in Piemonte, nella P.A. di Trento, nel Lazio, in Campania, in Sardegna e in Basilicata anche se questi ultimi dati non sono affidabili per il basso numero di medici rispondenti e quindi ad un incertezza sul dato valutato.

Incidenza per fasce d’età: nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 5,59 casi per mille assistiti nella fascia di età 5-14 anni è pari a 2,04 casi per mille assistiti  nella fascia 15-64 anni a 1,68 casi per mille assistiti nella fascia d’età pari o superiore a 65 anni a 0,65 casi per mille assistiti. Durante la settimana 53/2015 sono stati raccolti 123 campioni clinici dai diversi laboratori afferenti alla rete Influnet e, di questi, 8 sono risultati positivi al virus influenzale di tipo A.

In particolare, 3 sono risultati appartenere al sottotipo H3N2, segnalati dalle Università di Padova e Palermo, 4 virus di sottotipo H1N1pdm09 segnalati a Parma, Palermo e Torino, un virus A non ancora sottotipizzato a Pavia. Sino al 3 gennaio 2016 sono stati individuati solo 32 casi positivi per influenza in Italia, (di cui 4 di virus B, 10 di tipo A/H3N2, 15 di tipo A/H1N1 e 2 di tipo A non ancora sottotipizzati). I virus di tipo B isolati sono risultati appartenere al tipo B/ Yamagata presente i tutti i tipi di vaccino disponibili. Esaminati i dati della rete Influnet e le informazioni ottenute a livello internazionale si riconfermano le previsioni di inizio stagione che prevedono una stagione di media intensità (4 – 5 milioni di casi).Si assiste ancora alla diffusione di un gran numero di casi dovuti ai virus respiratori non influenzali che sinora sono stati preponderanti nel determinare forme respiratorie acute.

In alcune Regioni, come tipicamente accade soprattutto all’inizio della stagione sono stati evidenziati, anche dalla stampa, situazioni di sovraffollamento dei pronto soccorsi ospedalieri stante l’incremento di forme di bronchite e polmonite. Al rientro dalle vacanze siamo stati accolti da temperature rigide e il ritorno al lavoro e a scuola renderà più facile la circolazione dei virus influenzali. Le calde temperature sopra la media stagionale che ci hanno accompagnato fino a Natale, hanno infatti contribuito a limitare il numero dei casi di influenza.

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Ci aspettiamo comunque un innalzamento nel numero di casi con il raggiungimento del picco nella 4-5 settimana del 2016. Tra le buone pratiche per rendere più bassa la probabilità di ammalarsi evitare sbalzi di temperature, vestirsi adeguatamente e seguire le regole di igiene, come lavarsi le mani dopo essere stati su mezzi pubblici o in luoghi affollati dove è più facile venire a contatto con i virus. E’ necessario ribadire che, sebbene la campagna di profilassi antinfluenzale sia oramai conclusa, rimane di fondamentale importanza l’intervento preventivo, nel pieno rispetto del principio di libertà di scelta terapeutica per il paziente, ed è necessario continuare a sensibilizzare le persone a rischio a recuperare l’abitudine alla prevenzione, attitudine in questi anni ingiustificabilmente ridotta.

Dal mese di ottobre 2015 è operativo l’Osservatorio dell’influenza guidato dal virologo Fabrizio Ernesto Pregliasco, ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano. L’Osservatorio segue il monitoraggio dei picchi influenzali durante l’inverno e comunica i dati tramite il sito www.previenila.it. Attivo anche il numero verde 800.38.50.14 per chiedere informazioni, suggerimenti e indicazioni ai medici dell’AMIOT – Associazione Medica Italiana di Omotossicologia. Da ottobre è stata effettuata inoltre la distribuzione del materiale informativo dell’iniziativa (locandina, vetrofania e depliant) nelle farmacie e presso gli studi medici aderenti.

Pasquale Almirante

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