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Molestate a scuola due alunne di terza elementare dall’uomo della vigilanza, l’accusa è di violenza sessuale aggravata

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Nel mese di marzo scorso, due alunne di nove anni, frequentanti la terza elementare di una scuola in provincia di Perugia, hanno raccontato di aver subìto atti sessuali durante la pausa pranzo da un uomo di ottantanne che svolge attività di vigilanza. Immediatamente la Procura della Repubblica di Perugia ha aperto un’indagine e l’accusa è quella di violenza sessuale aggravata. L’atto è stato notificato all’indagato che in questa fase è difeso d’ufficio dall’avvocatessa Teresa Giurgola.

Come riporta Il Messaggero, il pubblico ministero Franco Bettini scrive nella carte giudiziarie alcuni dettagli, “violenza e abuso di autorità da parte dell’uomo che ha approfittato del contesto di gioco durante la pausa pranzo nella scuola presso cui svolgeva attività di vigilanza”.

Tra i fatti contestati all’uomo ci sono “toccamento delle parti intime e delle cosce, baci in bocca e massaggi sulle spalle e sulla schiena”.

“Il quadro di elementi a carico dell’indagato in relazione alla commissione del reato di violenza sessuale aggravata – spiega la Procura – risulta dal contenuto della querela proposta dai genitori delle minori persone offese e dalle dichiarazioni rese dalle stesse in sede di audizione protetta audio registrate”.

Il pm intende “cristallizzare le dichiarazioni delle minorenni” e proprio per questo motivo ha richiesto al giudice per le indagini preliminari l’audizione delle giovani con la formula dell’incidente probatorio “in ordine alla descrizione delle presunte condotte di violenza sessuale indicate negli atti come poste in essere dall’indagato, alle circostanze di tempo e di luogo, ai rapporti con l’uomo e ad ogni altro particolare utile alla ricostruzione delle condotte per le quali si procede”.