Attualità

Molestie a scuola. Il fratello della studentessa: perché spostare di plesso il prof se innocente? – LETTERA

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del fratello della studentessa che ha denunciato le molestie del professore in una scuola di Cosenza.

Ancora una riflessione mi sia concessa, che non sarà di certo l’unica, ma forse è la più urgente in questo momento. Innanzitutto ringrazio gli autori di Storie Italiane (Rai Uno) e Le Iene (Mediaset) per gli splendidi e veritieri servizi di ieri e di stamani. Ci hanno fatto scoprire il lato nobile, autentico e luminoso del giornalismo italiano e ora, da coprotagonista, esprimo la mia massima gratitudine. Sulla scia del servizio de Le Iene, andato in onda ieri sera, ora vi chiedo:

  1. Delle due l’una: o il docente è colpevole o non è colpevole. Bene: se è colpevole perché è rimasto in servizio? Se non è colpevole perché la Dirigente ha scritto nell’email: «la promessa [di spostarlo] è stata mantenuta?». In entrambi i casi attendiamo una risposta, ma non si esce da questo chiaro dilemma.  
  2. Delle due l’una: o la Dirigente ha avviato le indagini o non le ha avviate. Bene: se le ha avviate perché mia sorella (e noi, in quanto testimoni informati dei fatti) non è stata sentita dagli inquirenti? Perché nessun’altra persona è stata ascoltata? Se invece le indagini non le ha avviate,  perché non l’ha fatto? Su quale criterio si è regolata per non averlo fatto?

Lascio alla Magistratura il nobile e impegnativo compito di sentenziare e giudicare. Io, da buon cittadino, consapevole dei miei diritti (e porre domande è un mio diritto inalienabile) mi limito soltanto a chiedere: come mai il docente è stato allontanato (di un plesso) se era innocente? Se fosse risultato innocente a seguito delle indagini avviate dalla Dirigente sarebbe rimasto sicuramente al suo posto, poiché chi è innocente non può assolutamente essere destinatario di nessun provvedimento. Se è invece dalle indagini è risultato responsabile e colpevole come mai è stato soltanto allontanato di un plesso? Ma queste due possibilità in effetti sono e saranno senza risposta, almeno fin quando la Magistratura, con i suoi metodi e i suoi tempi, chiarirà la vicenda. Ma com’è possibile vedere, da ogni lato la si guardi è una vicenda che lascia dubbi e perplessità.

Perché ad oggi il dubbio di noi cittadini è un altro: nel 2018, appresa la notizia dei fatti, chi di dovere ha avviato un’indagine interna? Ha tempestivamente interpellato le forze dell’ordine? Ha sporto denuncia? Ha avvisato gli organi competenti? Domande, queste, alle quali presto bisognerà rispondere.

Francesco Luigi Gallo, Ph.D.

Redazione

Articoli recenti

Lezioni di manganello, per Manzi (Pd) la violenza non è mai educativa. Murelli (Lega): critiche fantasiose, noi con le forze dell’ordine

Non si arresta la polemica sulle “lezioni di manganello”, su cui Avs presenterà un’interrogazione parlamentare,…

02/11/2024

La festa dei morti non c’è più, La Russa: nulla contro Halloween, ma rimpiango i regali che “lasciavano” i defunti quand’ero alle elementari

"Spero davvero che, senza nulla togliere ad Halloween, questa tradizione della festa dei morti dedicata…

02/11/2024

Saluto romano, gli studenti non si rendono conto del significato perchè ignorano la storia: per la ds De Luca quanto accaduto “è un segnale”

"Urge fare entrare lo studio della storia contemporanea nelle scuole affinché i fatti accaduti nel…

02/11/2024

Cesare Pavese: Indire e Gabinetto Vieusseux propongono un progetto per farlo conoscere ai più giovani

La scuola allo schermo: si intitola così un interessante progetto dell’Indire per promuovere nelle scuole…

02/11/2024

Giappone: sempre più studenti si assentono dalle lezioni

Nelle scuole elementari e medie del Giappone sempre più ragazzi disertano le lezioni, per il…

02/11/2024

Sciopero scuola 31 ottobre, tra legge di bilancio, precari, idonei 2020 e diritti dei lavoratori: le voci dei protagonisti

La Flc Cgil è scesa in piazza, giovedì 31 ottobre, per uno sciopero generale che…

02/11/2024