“Il meccanismo del credito d’imposta, così come si configura nel ddl Giannini, comporta un elevato rischio di discrezionalità che rappresenta uno sfrontato attacco ai principi costituzionalmente tutelati di una scuola libera e universale”. A dirlo in commissione Finanze di Palazzo Madama è stato il senatore del gruppo Misto, Francesco Molinari. “E’ scontato ipotizzare che tale meccanismo finirà con l’avvantaggiare soltanto alcune scuole di Regioni che hanno la fortuna di poter contare su donatori in grado di mettere in campo maggiori finanziamenti. Siamo alla consacrazione per legge – ha attaccato Molinari – della disuguaglianza, sia in termini di risorse che di offerta di servizi, tra gli istituti scolastici. In barba all’articolo 3 della nostra Carta”. Nel mirino di Molinari anche “la mancanza di un limite alle donazioni liberali”, ma soprattutto “l’inclusione tra i beneficiari delle scuole private che, col credito d”imposta – conclude – riceveranno ancora ulteriori risorse sottratte al bilancio statale”.
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