Il merito dei docenti sta fortemente dividendo i colleghi all’interno delle scuole, tanto da creare una profonda rottura delle buone relazioni tra Ds e docenti.
Pochi i docenti premiati e molti quelli rimasti fuori dall’ottenere la gratificazione del bonus del merito. La statistica ci dice che uno ogni 4 docenti ha ricevuto il “famigerato” bonus, mentre gli altri tre sono rimasti esclusi da questa opportunità.
Ma qual è l’identikit del docente premiato? A sentire le recriminazioni dei docenti esclusi dal bonus, avrebbero ricevuto il premio, guarda caso, i docenti più vicini al Ds. In primis il docente vicario e a ruota i docenti facente parti dello staff dirigenziale. In buona sostanza chi già si intascava, per un motivo o per un altro, quasi tutto il fondo d’Istituto, ha avuto anche la medaglia di “docente meritevole”.
Ma come è possibile che i criteri per il merito dei docenti, stabiliti da un organo super partes come il Comitato valutazione, nonostante tutto siano stati tali da consentire al DS di premiare sempre e solo i soliti noti? Questa è la domanda che serpeggia all’interno delle scuole, tra chi non ha ricevuto nessun premio accessorio per il lavoro svolto nell’intero anno scolastico 2015/2016.
Il bonus del merito sta certamente creando malumori all’interno dei Collegi, provocando complicazioni nelle relazioni professionali tra chi è rimasto escluso e chi invece ha percepito qualche centinaio di euro.
Quello che appare grave è il comportamento di qualche dirigente scolastico, che sul bonus del merito ha agito senza alcuna informativa ai sindacati e ignorando anche di pubblicare le motivazioni delle scelte fatte per l’attribuzione di questo premio in denaro.
Con l’avvio di questo nuovo anno scolastico 2016/2017, in alcune scuole si stanno già elaborando dei questionari da somministrare, in modo che vengano compilati nel rispetto dell’anonimato, a genitori e studenti per potere valutare la bravura didattica e professionale del docente.
Molte sono le polemiche sulla natura e la serietà di questi questionari rivolti a studenti e alle loro famiglie, infatti è parere diffuso tra i docenti, che con questi questionari si offre la possibilità agli studenti che riportano delle insufficienze, di regolare i conti con i propri insegnanti dal punto di vista della valutazione.
Alla luce di queste novità introdotte sul merito, una domanda sorge spontanea: “Fra qualche anno se i risultati del sistema scolastico italiano saranno peggiorati, di chi sarà la colpa? Dei pochi docenti meritevoli o della maggioranza degli immeritevoli?”. La risposta appare ovvia e scontata, si butterà la croce addosso a chi in questi anni è stato considerato non degno di merito, assolvendo da ogni responsabilità i dirigenti scolastici e lo staff dirigenziale che ha sempre ricevuto il suo “assegno” meritatissimo.