Categorie: Riforme

Molte le questioni spinose sul tavolo del Ministro

Tra i possibili anatemi che potrebbero colpire l’apprezzabile equilibrismo del ministro dell’istruzione Carrozza, ci sono diverse questioni spinose ed ancora irrisolte, ereditate dalla passata gestione del Miur di Francesco Profumo. 
Una di queste questioni è il concorso a cattedra, voluto tenacemente dall’ex ministro dell’istruzione contro il parere dei sindacati, che si sarebbe dovuto concludere in tutt’Italia prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, e che ora rischia concretamente una conclusione a macchia di leopardo. Per cui ci saranno regioni in cui si arriverà al termine regolare delle procedure concorsuali, in tempo per le assunzioni del nuovo anno scolastico, altre regioni come ad esempio Toscana e Piemonte, dove tutto è rallentato a causa dell’assenza dei commissari d’esame, altre regioni ancora dove l’esito della conclusione delle procedure concorsuali è assolutamente incerto. 
Tuttavia il ministro Carrozza ha manifestato l’intenzione di procedere con le assunzioni in ruolo nelle regioni dove le procedure concorsuali saranno terminate, congelandole per le regioni dove il concorso non si è concluso. 
Si ricorda che le assunzioni previste per l’anno scolastico 2013/2014, sono 15.000 di cui 12mila insegnanti e 3mila Ata. Quindi per quanto riguarda i docenti si parla di 12mila immissioni di ruolo, di cui 6mila vincitori del concorso pubblico. 
Un’altra questione spinosa che sta producendo contestazioni e focolai di protesta è la cattiva notizia del taglio delle cattedre di sostegno, che preoccupa moltissimo migliaia di docenti e i genitori degli alunni disabili. 
Un’altra questione non ancora risolta è quella della mancanza di dirigenti scolastici, soprattutto in regioni come la Lombardia, Campania e Toscana, dove almeno una scuola su 3 è priva di un dirigente scolastico titolare. 
Ancora irrisolta la vicenda dei docenti inidonei e Itp per cui sono ancora vigenti i commi 13, 14 e 15 del D.L. n. 95/2012 che obbligherebbero questo personale a transitare nei ruoli Ata. 
Si aspetta che il ministro riesca a risolvere questa situazione con una legge volta ad abrogare tali commi. 
Si parla anche, in queste ore, di un intervento di taglio della spesa pubblica, da parte del ministro Saccomanni, anche sulla scuola. 
Si parla di un intervento sui posti in deroga all’organico di diritto, del personale Ata, di un ritocco dei parametri per l’esonero del collaboratori dei dirigenti scolastici, di un ulteriore razionalizzazione dei fondi per l’avviamento alla pratica sportiva, di un risparmio di risorse sui contingenti dei docenti all’estero e sui distacchi per chi si occupa dei compiti sull’attuazione dell’autonomia scolastica. Oltre la razionalizzazione della spesa del settore scuola alla ripresa del nuovo anno scolastico, ci saranno altre questioni spinose sul tavolo del ministro Carrozza. Ci sarà l’annoso e difficile regolamento sull’accorpamento delle classi di concorso, che rischia di deludere tutti e di non accontentare nessuno e l’altro problematico punto sulla riforma degli organi collegiali, che il governo delle larghe intese ha tutto l’interesse di approvare con il consenso trasversale di buona parte del parlamento. 
Il percorso che attende il ministro Carrozza non è di quelli facili, serve buon senso e responsabilità, ma soprattutto una grande condivisione dei problemi con tutti i sindacati, per evitare scossoni che potrebbero fare perdere il necessario equilibrio.

Lucio Ficara

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