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Mondo del lavoro e scuola: carente il dialogo

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April 19, 2025

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La scuola è lontana dal mondo del lavoro? Sembra di sì e a tale scopo il Sole 24 Ore, riportando il report “Il sistema scolastico italiano”, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos su un campione di 800 studenti,  stila una sorta di pagella di merito delle istruzioni che offrono più possibilità di lavoro, a cominciare da informatica e telecomunicazioni, assistenza e sanità, elettronica ed elettrotecnica.

Stando al sondaggio, spiega il giornale, le principali carenze della scuola vengono riscontrate nei programmi di studio obsoleti e troppo teorici, nella scarsa motivazione dei docenti, nell’edilizia scolastica, nelle dotazioni tecnologiche inadeguate. 

Un dato in controtendenza è invece quello della scarsa preparazione dei docenti, che si colloca al 39%, in aumento di 3 punti rispetto alla rilevazione precedente.

Ma i giudizi più critici riguardano la capacità del sistema scolastico di fornire competenze adeguate alle richieste del mercato del lavoro.

Infatti, rispetto alla precedente rilevazione, pur restando prevalenti le valutazioni negative, espresse dal 58% degli intervistati, rispetto alla precedente rilevazione, aumentano di 20 punti percentuali quelle positive, che si collocano così al 42% del totale.

Riguardo ai fattori che ostacolano lo sviluppo delle competenze digitali, al primo posto vengono indicate le carenze dei laboratori (41%), seguite dall’inadeguatezza delle strutture (32%) e dalla scarsa preparazione dei docenti (31%). Sono invece in crescita le valutazioni negative sulla capacità del sistema scolastico di fornire adeguate competenze green (71%, in aumento di 6 punti percentuali), e competenze linguistiche (58%, in aumento di 2 punti), con l’indicazione dei principali fattori di criticità nella scarsa preparazione dei docenti e nell’obsolescenza dei programmi didattici.

Importante quest’ultimo dato: per il 64% degli intervistati le scuole migliori sono al Nord, mentre solo il 5% si esprime a favore delle scuole del Sud.

Inoltre, per il 40% le scuole migliori sono nelle grandi città  mentre il 20% opta per la provincia.