Sembrerebbe aver accusato uno stop inatteso l’iniziativa dell’Ufficio scolastico provinciale di Caserta che nei giorni scorsi ha avviato una discussa rilevazione di tutti gli alunni e studenti stranieri presenti nelle scuole del territorio di competenza. A darne notizia è stata la Federazione dei lavoratori della conoscenza della Cgil che, dopo aver criticato duramente il provvedimento, ha comunicato con soddisfazione che la protesta “ad ogni livello ha avuto successo: con una circolare del 27 gennaio 2010 – hanno fatto sapere dal sindacato che in questa battaglia ha avuto anche il sostegno attivo della confederazione nazionale – viene comunicato alle scuole la decisione di sospendere l’invio dei dati inerenti il ‘monitoraggio’ degli alunni immigrati frequentanti le scuole della provincia di Caserta”.
Il monitoraggio dell’Usp campano, che il sindacato teme sia stato avviato, su input della Prefettura, con il preciso intento di preparare il “terreno” per l’attuazione del tetto del 30% da adottare in ogni classe già dal prossimo anno scolastico, non è stato tuttavia annullato: sembrerebbe che si tratti solo di una sospensione. In attesa, probabilmente, che anche le altre province in Italia si muovino in questa direzione.
Possibilità che la Flc-Cgil non vuole però nemmeno prendere in considerazione: “continueranno a vigilare e a mantenere alta l’attenzione – hanno spiegato dal sindacatodi Pantaleo – affinché un’amministrazione scolastica fin troppo solerte non si faccia nuovamente prendere dalla smania di voler primeggiare in negativo andando a ledere diritti e dignità dei cittadini minori privi di cittadinanza italiana”. L’impressione è che la faccenda non si chiederà qui: per comprenderne gli esiti bisognerà probabilmente attendere i prossimi esiti della politica nazionale su questo versante di utenti sempre particolarmente vivo.