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Monitoraggio didattica a distanza, una valutazione work in progress

Interessante monitorare passo dopo passo Il percorso della scuola pilota ISIS Brignoli Einaudi Marconi della provincia di Gorizia (ISIS BEM) che sta procedendo con la FASE 2), al monitoraggio dell’attività di insegnamento apprendimento a distanza. Si tratta dell’ Istituto Isontino guidato da Marco Fragiacomo.

Dal 13 marzo sono pubblicizzati sul sito della scuola i dati dell’attività di formazione online svolta dai docenti, unitamente agli esiti di un primo monitoraggio, rivolto a docenti e a studenti.

La scuola a distanza si è attivata contestualmente alla sospensione dell’attività didattica soprattutto grazie ai domini già utilizzati e collaudati da docenti e studenti (l’ e-mail di servizio e quelle assegnate agli studenti), la G suite for Education e le app di Google, come Classroom, Meet ecc.

I risultati del monitoraggio confermano che la scuola c’è ed è in grado di  sostenere gli studenti nell’emergenza, non lasciandoli soli.

Il sistema di formazione online funziona, è sostenibile ed ha coinvolto la stragrande maggioranza dei docenti e degli studenti. Ma va garantita a tutti gli studenti, nessuno escluso, la dotazione necessaria, peraltro presente nella quasi totalità, dove il “Quasi” va superato. Vanno uniformate e generalizzate le buone pratiche,evitando la frammentazione su troppe piattaforme, favorita la massima condivisione tra i docenti di materiali e videolezioni. Previsto nelle prossime settimane un ulteriore monitoraggio per superare le criticità ancora presenti e migliorare il servizio, che dovrà consentire  agli studenti di concludere positivamente l’esperienza e l’anno scolastico, dando loro risposte e risolvendo i punti di criticità, portando i risultati al 100%..

Dal questionario docenti si evince che il 91,7% ha attivato la didattica a distanza per tutti gli studenti, il 3,7% solo con alcuni gruppi classe; che tutti i docenti hanno consuetudine con varie app di Google Suite of Education, Edmodo, il Registro Elettronico, sia nella”sezione didattica” sia in “Aula Virtuale”, ma che si affidano in prevalenza alle mail della scuola.

Interessanti i dati relativi alla “restituzione”: “ il 62% dei docenti ricevono dagli studenti in modo “più o meno puntuale” la restituzione dei compiti assegnati, “percentuale che va sommata all’ 8% dei docenti che li ricevono da tutti.”

È un riscontro positivo del 70%.

Sulla valutazione dei compiti assegnati i docenti sono orientati alla “restituzione immediata” sia con la didattica a distanza, sia con il ritorno dalla sospensione delle attività didattiche.

Dal questionario studenti risulta che il 95,5% risponde di “essere riuscito a mettersi al corrente del lavoro da svolgere nel periodo di sospensione delle attività didattiche;

Più complessa la seconda risposta che indaga se gli studenti abbiano ricevuto indicazioni dagli insegnanti sul lavoro da svolgere:

 il 56% degli studenti risponde di averlo ricevuto in tutte le materie;

Il 35,7% nei ¾ delle materie;

I restanti per  almeno la metà o meno della metà delle materie;

Il terzo quesito riguarda le modalità di ricezione delle informazioni sul lavoro da svolgere (gli studenti potevano esprimere più d’una risposta): lettura della mail sul dominio della scuola la risposta più gettonata, 96,4%; l’agenda del registro di classe 57, 7%; ho scaricato le istruzioni dalla sezione 49,3%; ho usato Edmodo  32,7%; ho usato Classroom 61,4%; altro 13,8%;

Il quarto quesito, “alcuni tra i miei insegnanti hanno utilizzato la lezione a distanza con videoconferenza” ha trovato riscontro positivo nel 68,2% degli studentie negativo nel 31, 8%;

Nel quinto quesito, sulla “condivisione da parte di alcuni docenti di videolezioni”  il riscontro positivo è stato del 55,2%, negativo nel 44,8%;

Nel sesto quesito sugli “strumenti che lo studente deve utilizzare per la consegna dei suoi lavori” ( concessa più d’una risposta) prevale, come prevedibile, la casella di posta del docente ( 96,8), seguita da Classroom ( 65,2), da Edmodo ( 32,9), e da altri strumenti (7,9);

Gli ultimi tre quesiti (7,8 e 9) indagano rispettivamente sulla facilità per lo studente di utilizzare gli strumenti di didattica a distanza (7), evidenziando la dimestichezza degli studenti con gli strumenti (scala da 1 a 5, prevalente la risposta 4); sul grado di facilità di svolgere i compiti assegnati ( scala da 1 a 5, prevalente la risposta 3);

sulle difficoltà nell’utilizzo della didattica a distanza ( più di una risposta): l’ “eccessivo lavoro da svolgere” ( 61%) è la risposta più gettonata, seguita da “: troppe piattaforme diverse”(41%), seguita  dalla critica sulla “scarsa chiarezza nelle consegne” ( 27,6%); e dalle “ difficoltà di collegamento a internet” ( 21,7%); il 7,2%, percentuale non esigua, dichiara di non possedere strumenti tecnologici.

Laura Fasiolo

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