Categorie: Generico

Monitoraggio procedimenti disciplinari: tutto da rifare

Con una nota del 23 maggio il Ministero dell’Istruzione ha comunicato alle scuole che il monitoraggio sui procedimenti disciplinari sta andando benissimo, anzi è da rifare.
In pratica i prospetti che le scuole hanno già inviato nei giorni scorsi ai rispettivi Uffici scolastici regionali sono praticamente da rifare.
Per fortuna che, ormai, le segreterie delle scuole sono avvezze a tutto e non sarà certamente l’ennesima perdita di tempo a far saltare i nervi a dgsa e assistenti amministrativi.
Un fatto però è certo: la stragrande maggioranza delle scuole risponderà alla nuova richiesta entro i termini fissati (31 maggio), ma queste vicende non contribuiscono a migliorare la percezione complessiva del funzionamento della macchina amministrativa dello Stato.
Il problema è che inizialmente il Ministero aveva predisposto un modello in cui le scuole avrebbero dovuto inserire tutti i dati relativi agli anni 2008/2011.
E così le scuole hanno fatto.
Ma ora, con la nota del 23 maggio, il Miur precisa che a seguito di una riunione intercorsa fra il Capo dipartimento Lucrezia Stellacci e il Capo dell’ispettorato per la funzione pubblica sono emerse nuove esigenze.
In particolare sarà necessario rivedere i prospetti eliminando da essi i dati relativi all’anno 2011 che dovranno invece essere trasmessi con nota a parte.
Nuova scadenza per questo ulteriore adempimento è fissata al 31 maggio.
E’ possibile che nei prossimi giorni il Miur sia però costretto a fornire ulteriori precisazioni in quanto la circolare 32 del 30 aprile disponeva che entro il 15 giugno dovrà essere trasmesso un ulteriore riepilogo relativo ai procedimenti avviati fra il 1° gennaio e il 30 giugno: è pur vero che le scuole sono ormai attrezzate per affrontare ogni tipo di emergenza ma disporre che i dirigenti scolastici possano addirittura prevedere in anticipo se e quali procedimenti verranno aperti tra il 16 e il 30 giugno ci sembra davvero un po’ eccessivo.
E, visto che ci siamo, puntualizziamo anche un altro aspetto: nella nota del 23 maggio il Miur ricorda che i dati relativi al 2011 possono essere anche molto semplicemente contenuti in un file “in formato word”. Ora, come è noto, il formato word è un formato “proprietario”, mentre,  se non ricordiamo male, in più circostanze, il Governo ha invitato tutte le amministrazioni a ricorrere al software libero e ai cosiddetti prodotti open source. E’ un po’ strano, quindi, che ora un Capo Dipartimento suggerisca alle scuole di utilizzare un prodotto “marchiato”.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Dl sport e scuola, D’Aprile (Uil Scuola): “973 unità ATA saranno rimosse senza possibilità di sostituzione”

Il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D'Aprile, ha espresso preoccupazione riguardo al decreto…

18/07/2024

Assegnazioni provvisorie, titolare su materia e specializzata sul sostegno, quale classe di concorso ha precedenza?

Con la nota ministeriale del 4 luglio 2024 il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha…

18/07/2024

Abbandono scolastico, aumenta se i genitori sono poco istruiti: lo dice l’ISTAT

Resta fondamentale il livello di istruzione dei genitori per i percorsi di studio dei figli:…

18/07/2024

Scuole paritarie, dal PNRR 45 milioni per progetti contro la dispersione scolastica, la nota del MIM

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi un avviso rivolto alle scuole secondarie…

18/07/2024

Assunzioni in ruolo, supplenze e vincoli nella mobilità annuale per i neoassunti: facciamo il punto – DIRETTA ore 16,00

Il nuovo anno scolastico è alle porte e alcune operazioni, come ad esempio le domande…

18/07/2024

Come educare i nostri figli ad essere autosufficienti e indipendenti

In Italia la situazione sotto questo punto di vista evidenzia come si è ancora indietro…

18/07/2024