Attualità

Il monologo sarcastico di Paolo Sorrentino sulla scuola: “Dio, occupati tu dell’istruzione. Non dei figli, dei genitori”

Sta avendo molto successo, in questi giorni, un monologo molto sarcastico che il regista premio Oscar Paolo Sorrentino recita, interpretando sé stesso, nel corso della seconda puntata della nuova serie televisiva di Sky ‘Call My Agent-Italia, uscita lo scorso 20 gennaio, versione italiana della serie francese ‘Dix pour cent’.

Le parole del regista partenopeo, che hanno proprio a che fare con la scuola e in particolare con le riunioni tra docenti e genitori, hanno attirato molti commenti, perlopiù positivi.

Nell’episodio Sorrentino, con il solito velo tragicomico e satirico che lo contraddistingue, ha descritto gli incontri scuola famiglia come “la cosa più prossima alla morte”. Ecco il motivo: “Nella scuola si può trovare il sentimento più orrendo dell’essere umano: l’entusiasmo immotivato”.

Le frecciatine di Sorrentino

Il regista de ‘La Grande Bellezza‘ ha criticato in modo velato l’atteggiamento di molti genitori di oggi: “Ha cominciato un genitore che suonava la batteria, dicendo di poter fare un corso pomeridiano di batteria, scatenando entusiasmo. La moglie, che insegna macarena, si è proposta di insegnare la macarena di pomeriggio, la macarena è importante, sprigiona la creatività, un altro si è proposto di fare corsi di ciclismo. Applausi, giubilo dei genitori, come in preda ad una droga. La maestra mi ha poi guardato, dicendomi che potevo, da regista, riprendere tutti i corsi. Lì il consenso è stato più moderato. Io ho detto che i miei figli sono grandi, ma quando erano piccoli andavano a scuola e giocavano di pomeriggio per i fatti loro. E tutto sommato mi sembrano felici sti ragazzi”.

“I genitori hanno fatto calare un silenzio che si riserva solo agli ergastolani, insultandomi. A quel punto ho scritto una lettera a Dio. Ho scritto: ‘Dio, occupati tu dell’istruzione’. Non dei figli, ma dei genitori”, così si conclude la scena che molti definiscono già cult.

“Grazie Paolo Sorrentino per essere il mio faro e il mio barlume di speranza in questa crociata contro l’entusiasmo immotivato e a tutti i costi”, “Il monologo sui genitori/scuola di Paolo Sorrentino sul terrazzo di Call My Agent è qualcosa di epico”, “Mai cosa più giusta. Ricordiamoci che noi adulti siamo esempio per i ragazzi e specialmente per i bambini”, questi sono solo alcuni dei commenti sulla clip del monologo.

Laura Bombaci

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