Si stima che nel mondo siano circa 65.000 le scuole, in 145 paesi diversi, che sono nate ispirate al metodo Montessori, si trovano in tutti i continenti e, sono in crescita così come lo è la richiesta di corsi e centri di formazione che possano consentire agli insegnanti di conoscere al meglio lo stile e la pedagogia che Maria Montessori, medico, psichiatra, innovatrice, creò e lanciò più di cento anni fa. La diffusione e il successo del metodo livello mondiale hanno origini lontane, infatti forse non tutti sanno che già nel 1929 nasceva per volontà di Montessori stessa l’Association Montessori Internationale – AMI, che vide la luce in Danimarca, alla presenza di rappresentanti di 43 paesi diversi. Attualmente molte scuole e istituti nel mondo sono affiliate all’AMI, in Mongolia come in Kazakhstan, in Messico e in Colombia, o anche in Bielorussia e in Pakistan, per citare solo alcuni dei paesi del mondo dove la rete montessoriana è arrivata. Sempre a livello globale va rilevata anche la piattaforma Montessorian.com https://montessorian.com/index.php/about/ che riunisce in un unico ambiente virtuale tutte le scuole, le associazioni e coloro che sulla pedagogia di Maria Montessori basano le loro attività educative.
In Europa si contano più di 2800 scuole distribuite in tutti gli stati, dalla Germania che ne ha 1100 alla Russia e diverse repubbliche dell’ex Unione Sovietica; la maggiore diffusione si ha negli stati anglosassoni e scandinavi, che mostrano una considerevole tradizione nella rilevanza che da sempre hanno dato al mondo dell’istruzione, mentre in Olanda, dove Montessori visse negli ultimi anni della sua vita, un terzo degli istituti è di tipo montessoriano. In Italia se ne contano ufficialmente circa 200.
Il successo della innovativa pedagogia montessoriana è evidente anche in Asia, dove dal Giappone alla Cina, dalla Corea al Vietnam e alla Thailandia sono migliaia i bambini e le bambine che frequentano scuole Montessori, tra loro si segnala il Tibetan Children Village, una delle istituzioni ispirate che si occupa soprattutto di bambini e famiglie rifugiati dal Tibet.
Nel continente africano le scuole ispirate a Montessori sono numerose e spesso rappresentano l’eccellenza nel percorso dell’istruzione, si trovano in Sud Africa, in Ruanda, in Tanzania, Marocco, Senegal, Nigeria, Tunisia. Un posto speciale ha l’organizzazione non governativa Montessori for Kenya – MfK, che sostiene da oltre 30 anni la diffusione dell’istruzione anche nelle aree più interne del paese, dove affianca i progetti di tutela dei bambini delle popolazioni nomadi.
Negli Stati Uniti, dove Montessori arrivò già nel 1914, tenendo una serie di conferenze sulla pedagogia che suscitarono ai tempi reazioni discordanti, il metodo lei ispirato cominciò a prendere piede nel 1960, quando fu fondata la American Montessori Society; da quel momento progressivamente è cresciuto il numero delle scuole e ad oggi si stima ve ne siano oltre 4500, tra cui non si contano le numerose associazioni che tutelano la scuola parentale, homeschooling, che oggi riguarda oltre un milione di studenti in Nord America, che spesso sono basati proprio sul metodo Montessori. Non fanno parte del numero nemmeno le tantissime – con numeri difficili da stabilire con esattezza – scuole pubbliche che promuovono progetti e iniziative che si rifanno alla pedagogia di Maria Montessori. Nel 1992 è nata la Montessori Foundation, che supporta scuole e istituti, agenzie educative e singoli professionisti nella ricerca di risorse pedagogiche di stampo montessoriano (https://www.montessori.org/the-montessori-foundation/).
Nella parte meridionale del continente americano, la presenza di scuole montessoriana è piuttosto capillare: dal Messico al Cile, dal Venezuela al Brasile.
In Australia e Nuova Zelanda le scuole sono diverse centinaia e si stima siano circa 30.000 i bambini e le bambine che le frequentano; è possibile informarsi sulla loro collocazione geografica attraverso diverse risorse sul web, tra cui il sito di Montessori Australia, https://montessori.org.au/.
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