Home Alunni Morani: troppe criticità rimangono nella formazione delle classi

Morani: troppe criticità rimangono nella formazione delle classi

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Alessia Morani, sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico si rivolge direttamente alla collega di governo dopo il caso di un Liceo Classico delle Marche, dove non è stata formata una classe perché gli alunni erano solo 18. Un caso che ha causato la protesta del presidente e dell’assessore della Regione, che hanno chiesto l’intervento della ministra Lucia Azzolina.

Problemi nelle Marche

“In molti istituti scolastici delle Marche si registrano criticità che devono essere affrontate per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico a settembre. Ho chiesto alla vice ministra Anna Ascani, conoscendo la sua sensibilità nei confronti dei nostri territori, un intervento per risolvere i problemi.

Non c’è solo il caso del Liceo. Nelle Marche ci sono criticità in tutte e cinque le province: ci sono classi con più di 24 ragazzi in presenza di alunni con disabilità; c’è la necessità di mantenere o formare classi nelle zone montane nel rispetto dei parametri di legge anche al fine di contrastare la dispersione scolastica; c’è bisogno di sdoppiare classi con 28/31 alunni, anche alla luce delle misure per il distanziamento sociale”.

Formare le classi anche con pochi alunni

Il problema del Covid, inoltre, va ad aggravare disagi che già erano derivanti dal post-terremoto: nelle zone del cratere occorre mantenere o formare classi anche in presenza di un numero esiguo di alunni.

“La Regione Marche – sottolinea la sottosegretaria- da anni gestisce con grande virtuosità l’organico assegnato anche se spesso non adeguato alle reali necessità. In particolare, poi, in un territorio già gravemente colpito dal sisma è necessario avere classi a tempo pieno al fine consentire alle famiglie di poter lavorare, anche alla luce della grave situazione economica causata dall’emergenza sanitaria. Sono certa che la vice ministra Ascani raccoglierà questo appello e interverrà per venire incontro alle necessità di studenti e famiglie”.