Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017 sono stati segnalati 4.991 casi di morbillo da 21 Regioni (quasi sei volte quelli del 2016), inclusi 4 decessi. Lo si legge nel Rapporto n. 37 – Gennaio 2018 del Ministero della Salute, riguardante morbillo e rosolia.
Riportiamo di seguito alcuni dati:
- Il 95% dei casi era non vaccinato o vaccinato con una sola dose.
- Il 17,4% dei casi (870) aveva meno di cinque anni di età. Di questi, 282 erano bambini al di sotto dell’anno di età. Il 49,2 % dei casi si è verificato in soggetti di sesso maschile.
- Il 35,8% dei casi (1.786/4.991) ha riportato almeno una complicanza. La complicanza più frequente è stata la diarrea, riportata in 793 casi (15,9%). Sono stati segnalati 378 casi di polmonite (7,6%) e 2 casi di encefalite. Altre complicanze riportate includono casi di stomatite (730 casi), cheratocongiuntivite (496 casi) ed epatite (444 casi).
- Il 44,8% dei casi è stato ricoverato e un ulteriore 22% si è rivolto ad un Pronto Soccorso. Sono stati segnalati quattro decessi, di cui tre bambini sotto i 10 anni di età (rispettivamente 1, 6 e 9 anni) e una persona di 41 anni, tutti non vaccinati. In tutti i casi erano presenti altre patologie di base e la causa del decesso è stata insufficienza respiratoria.
In proposito, l’ANSA (25 gennaio) riporta le parole di Susanna Esposito, ordinario di pediatria all’Università degli Studi di Perugia e presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, WAidid: “Questi dati ci dicono che il morbillo è un problema enorme nel paese non solo nei bambini sotto i due anni ma anche negli adolescenti e nei giovani adulti. Questo spiega l’importanza della legge che ha introdotto almeno l’obbligo per l’ingresso a scuola dei più piccoli“.