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Ragazza morta per rinoplastica, si era informata su TikTok. L’ex prof commosso: “Agli esami presentò una bellissima tesina”

In questi giorni si sta parlando moltissimo del caso di una 22enne originaria della provincia di Siracusa che è morta in seguito ad un intervento estetico compiuto a Roma. La giovane si è informata sul medico a cui rivolgersi su TikTok. La giovane era arrivata dalla Sicilia per un filler rinoplastico, una parziale e provvisoria modifica dell’aspetto del naso.

Come riporta Il Corriere della Sera, con lei, il 4 novembre, c’era il fidanzato, che ha ripreso i drammatici momenti dei tentativi, purtroppo vani, di rianimazione della ragazza dopo il malore improvviso. La puntura che le era stata appena fatta le aveva causato tremori, nausea, giramenti di testa.

Di lì in poi è stato un peggioramento irreversibile, nonostante il ricovero d’urgenza. L’ipotesi più probabile è che si sia trattato di uno choc anafilattico sul quale, più che l’autopsia disposta ieri, potranno dare risposte gli esami tossicologici che verranno effettuati.

I dubbi sull’intervento

Tra la documentazione mancante c’è il foglio sul consenso informato che la ragazza avrebbe dovuto firmare. Non è chiaro se alla ragazza sia stato spiegato nei dettagli il tipo di intervento a cui stava sottoponendosi e se le sia stata sottoposta la domanda di rito su eventuali intolleranze ai farmaci. Lei avrebbe inviato via WhatsApp i risultati di un elettrocardiogramma e delle analisi del sangue e forse neanche sapeva di essere allergica al farmaco.

Il sospetto è che l’ambulatorio non disponesse di tutti gli strumenti necessari a fronteggiare emergenze di questo tipo ed è per questo che le indagini si concentrano anche sul regime in cui operava lo studio, ora messo sotto sequestro

“Era la nostra luce. Era meravigliosa, una ragazza con la testa sulle spalle, responsabile. Aveva scelto con cura il medico, aveva fatto ricerche, si era affidata a un chirurgo italiano e con lo studio nella Capitale. Vogliamo sapere cosa è andato storto”, questo si chiedono i genitori. Il padre è un rinomato infermiere del paese, lei lavorava in una Rsa.

Il ricordo della compagna di scuola e gli studi dopo il diploma

“Non sapeva ancora cosa voleva fare da grande, ma aveva tanti sogni, la musica, l’arte, era intelligente, bellissima fuori e dentro”, la ricorda una compagna di scuola. “Quattro anni fa, agli esami di maturità, aveva presentato una bellissima tesina: ‘Che funzione ha l’arte nella vita'”, ricorda commosso il suo professore a La Repubblica: “Mi restarono impresse le sue parole, le riflessioni profonde”.

La giovane progettava anche un futuro professionale diverso per lei: dopo il liceo classico, si era iscritta a Scienze infermieristiche, voleva seguire le orme di papà. “Lui ha dedicato la sua vita ad aiutare i più bisognosi”, ripeteva orgogliosa. E fra un turno e l’altro continuava a studiare.

Redazione

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