La storia lo ricorderà come il teorizzatore del “Secolo breve”. Eric Hobsbawm è morto all’età di 95 anni nel Royal Free Hospital di Londra, dopo una lunga malattia. Il celebre storico è deceduto a causa di una polmonite. La notizia è stata data dalla famiglia. Nato ad Alessandria, in Egitto, nel 1917 da una famiglia ebrea di origini austriache, Hobsbawm arrivò a Londra giovanissimo, nel 1933. L’esperienza di studente negli anni ’30 in Germania rafforzò le sue posizioni di sinistra; nel 1936 lo storico entrò nel Partito comunista britannico e ne rimase membro per diversi decenni, nonostante la disillusione per la situazione in Unione sovietica. Hobsbawm è stato tra i principali ispiratori del New Labour, anche se poi ha criticato il governo di Tony Blair.
Il suo libro più celebre è sicuramente “Il secolo breve” (1995), ampia sintesi della storia del Novecento, che si apre con lo scoppio della prima guerra mondiale e si conclude alla fine degli anni Ottanta con la fine dei regimi comunisti nei Paesi dell’Est. Lo storico suddivideva il secolo in tre periodi: “l’età della catastrofe” (1914-1945), “l’età dell’oro” (1945-1970), “l’età della frana” (dal 1970 fino al crollo dell’Urss nel 1991).
Hobswawm è stato anche un grande storico dell’Ottocento, il “lunghissimo secolo” che faceva iniziare nel 1789 e terminare nel 1914. La trilogia comprende: Le rivoluzioni borghesi (1789-1848) del 1963; Il trionfo della borghesia (1848-1875) del 1976; L’età degli imperi (1875-1914) del 1987.
L’interesse di Hobsbawm si è soprattutto rivolto alla storia del movimento operaio (Studi di storia del movimento operaio, 1972), alle diverse manifestazioni storiche della rivolta sociale (I ribelli, 1966; I banditi, 1971, I rivoluzionari, 1975) e alla genesi delle ideologie nazionalistiche (L’invenzione della tradizione, 1987, Nazioni e nazionalismo, 1991). Hobsbawm ha dedicato gran parte del suo lavoro allo studio della classe operaia inglese e del proletariato internazionale. Il suo ultimo libro, ‘Come cambiare il mondo’, fu pubblicato nel 2011. Nel 1998 Hobsbawm era stato insignito del titolo di Companion of Honour che premia i meriti eccezionali e che raramente è stato concesso a un marxista. (Tg1)