Franco Zeffirelli, uno dei più grandi uomini della cultura mondiale, è morto ieri. Aveva 96 anni, ed era nato a Firenze il 12 febbraio del 1923.
Il cordoglio della cultura e della politica
“Si è spento serenamente e la scomparsa è avvenuta alla fine di una lunga malattia, Il Maestro riposerà nel cimitero delle Porte Sante di Firenze”: così la Fondazione a lui dedicata, mentre la camera ardente sarà allestita lunedì mattina, 17 giugno, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze: “Tutto il mondo potrà salutarlo nella sua Firenze”, ha scritto il sindaco Nardella.
“La scomparsa di Franco Zeffirelli lascia un grande vuoto nel mondo dello spettacolo e della cultura italiana e internazionale”, scrive invece il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Con il suo straordinario talento e la sua profonda sensibilità estetica, ha dato vita, nella sua lunga vita di artista, a grandi capolavori nel cinema e nell’opera. Spirito brillante e coinvolgente, ha accompagnato la sua arte con grande passione civile e amore per il suo Paese”.
E il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli: “Il mondo della cultura e del cinema piangono la morte del maestro Franco Zeffirelli, un genio dei nostri tempi”.
Regista e uomo di cultura
Lo ricordiamo perché appunto ha rappresentato un punto fermo nella cultura italiana e in particolare per le regie di film per la Tv, come il “Gesù di Nazareth” e per il cinema come “Fratello Sole sorella Luna”, o la “Bisbetica domata” o “Romeo e Giulietta”; ma anche per regie teatrali come “Otello” al Teatro alla Scala, facendo pure conoscere così il suo grande amore per Shakespeare e per l’Opera.
L’incontro con Visconti
Da ragazzo aveva combattuto a fianco dei partigiani, poi nel 1946 a Roma esordì come attore di cinema e di teatro, ma la grande svolta avvenne dopo l’incontro con Luchino Visconti, uno dei più grandi registi del cinema, del teatro e dell’opera del XX secolo.
Divenuto suo assistente, lavorò al suo fianco per più di dieci anni, fino a quando non decise di debuttare anche nella regia.
Altre regie e altre opere da lui realizzate ? Centinaia e tutte di successo e che gli hanno fatto vincere cinque volte il Premio David di Donatello, mentre nel 2004 la Regina Elisabetta II lo nominò Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Ambasciatore della cultura italiana
Franco Zeffirelli – che nel 2013 è stato insignito del Fiorino d’oro, massima onorificenza comunale fiorentina – nella sua vita artistica ha sempre cercato di essere ambasciatore dell’italianità nel mondo e si è sempre impegnato a valorizzare il nostro patrimonio creativo e culturale.
… e politico
Ma fu anche politico e nel corso di un incontro con Berlusconi, disse: “Prima di chiudere gli occhi voglio fare qualcosa di bello per la mia città, e Berlusconi condivide la mia visione, perché anche lui è un amante delle arti”.
E fu senatore, eletto nel collegio di Catania, con Forza Italia per due legislature, nel ’94 e nel ’96, ma viene pure ricordato per essere stato fervente cattolico, nonostante la sua dichiarata omosessualità, e intellettuale di destra: “Mi odiavano perché non mi accodavo. Addirittura perché credo in Dio. Ma l’odio dei comunisti mi ha solo spinto a fare di più e meglio. Anche se l’ho pagato caro. Non solo con pregiudizi e ostracismi di tutti i tipi – non a caso ho svolto la mia carriera soprattutto all’estero”.
Con la sua scomparsa, scompare sicuramente un caposaldo e un punto di riferimento straordinario e indiscutibile per la cultura italiana
Nel giorno dei funerali il Comune di Firenze proclamerà il lutto cittadino.