Mostra didattica, “Il numero e le sue forme: storie di poliedri”
Al Mausoleo della Bela Rosin, a Torino, e’ stata allestita la mostra “Il numero e le sue forme: storie di poliedri” che accoglie trasposizioni in legno di concetti di Geometria solida, che hanno avuto attinenze con la Filosofia, l’Arte e la Scienza; in altre parole, la mostra rappresenta il diario di un viaggio tra le forme dei numeri, dedicato al mondo dei poliedri e ai filosofi, scienziati, artisti che hanno studiato le figure geometriche e l’ordine matematico che sembra governare la struttura dell’universo. Il percorso ha inizio dalla codificazione di Euclide (III secolo a.C.) per giungere alla geometria non euclidea; sono rappresentati i “cinque solidi regolari” (piramide, cubo, ottaedro, icosaedro, dodecaedro) che Platone considerava come forme strutturali del cosmo, e figure elaborate a partire dal Cinquecento: dal mazzocchio di Paolo Uccello ai solidi stellati di Keplero e di Poinsot. La mostra, curata da Giuliano Gresleri, vuole stimolare anche una riflessione sul mistero che ruota intorno alle attinenze tra numero e forma, soprattutto per la bellezza con cui i rapporti matematici e geometrici, tra cui la sezione aurea, si evidenziano nell’infinitamente piccolo e nell’infinitamente grande, rendendo più vicine al nostro mondo e alla nostra quotidianità alcune delle grandi domande scientifico-filosofiche: l’universo è di per sé matematico? O la rappresentazione matematica è solo una risposta dell’uomo per rendere intelligibili i fenomeni naturali? Come nacque l’idea del numero? Chi si occupò di diffondere tali conoscenze? Il percorso dell’esposizione propone oltre ai modelli lignei, immagini e testi esplicativi, oltre ad alcune preziose opere provenienti dalla Sezione Manoscritti e Rari della Biblioteca Civica Centrale di Torino, quale corredo scientifico, tra cui la Summa di Luca Pacioli e il Mysterium Cosmographicum di Keplero, da cui deriva la rappresentazione cosmologica in legno presentata. Da segnalare inoltre Numeri e geometrie occulte, un’installazione curata e proposta dal Cicap-Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale. L’ingresso alla mostra è gratuito. La chisura è prevista per il 30 ottobre 2006.