L’Assessorato alle Politiche culturali del Comune di Parma e Unicef hanno allestito nella città emiliana, presso l’Oratorio Novo della Biblioteca Civica (Vicolo Santa Maria 5), una mostra fotografica dal titolo "Unicef: da sempre in prima linea per i bambini". Si tratta di un percorso di parole e soprattutto immagini che illustra, attraverso alcune tappe significative, le problematiche affrontate e le attività svolte dall’Unicef.
Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia opera in tutto il mondo dal 1946, senza pregiudizi di cultura, lingua o religione. Guerre, violenze, abusi, soprusi, catastrofi naturali e abbandoni: davanti alle tragedie e alla miseria non si può rimanere indifferenti. E sono proprio i bambini che, più indifesi dinanzi alle atrocità che in ogni parte del mondo sono costretti a subire, aspettano un aiuto concreto e deciso da chi può garantire loro non una semplice sopravvivenza, ma un futuro più sereno rispetto alle sofferenze del presente.
Il racconto fotografico in settanta immagini, che vuole indurre ad un momento di riflessione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle necessità e i diritti dei più piccoli, parte dagli interventi effettuati sin dal 1944 per merito dell’Unrra (United Nations Relief and Rehabilitation Administration), organizzazione poi confluita nell’Unicef, e prosegue documentando le iniziative a tutela dei bambini nell’immediato dopoguerra (anche in Italia) e, successivamente, nel corso delle varie crisi internazionali e umanitarie.
Viene dunque sottolineato il lavoro delle fondazioni e dei comitati dei singoli Paesi (complessivamente 160) in cui l’Unicef è attivo nonché l’impegno di volontari, educatori, aziende, enti e singoli cittadini che si impegnano senza alcun tornaconto personale ovunque si presenti la necessità.
La mostra rimarrà aperta fino al 19 marzo (dal lunedì al sabato, orario 9.00-13 e 16.00-19.00); l’ingresso è gratuito.
Informazioni: Unicef – Comitato provinciale di Parma, tel. 0521/821547. Sito Unicef Italia: www.unicef.it (cliccabile da "Ulteriori approfondimenti").
Per informazioni specifiche sulla mostra è anche possibile rivolgersi a Andrea Piazza: e-mail [email protected] (cliccabile da "Ulteriori approfondimenti").
