A Trento, il Castello del Buonconsiglio e il Museo Diocesano ospitano sino al 20 ottobre una mostra dedicata al "Gotico nelle Alpi" (1350-1450). L’esposizione prende spunto da una importante testimonianza del gotico internazionale, il Ciclo dei mesi, affrescato intorno al 1400 in Torre Aquila, nel Castello del Buonconsiglio, su commissione del principe vescovo Giorgio del Liechtenstein.
Il percorso espositivo presenta oltre 150 opere provenienti da tutto l’arco alpino, riunendo dipinti, affreschi staccati, oreficerie, codici miniati, arredi liturgici, altari lignei e gruppi scultorei raffiguranti la Vergine, i Santi e la Pietà provenienti da prestigiosi musei ed istituzioni ecclesiastiche.
La mostra (per informazioni: Castello del Buonconsiglio, tel. 0461/233770; Museo Diocesano, tel. 0461/234419) è visitabile dalle ore 10 alle 18 (lunedì escluso) e il biglietto d’ingresso per ambedue le sedi espositive costa, a tariffa intera, 7 euro (3,50 euro tariffa ridotta; per scolaresche che fruiscono di servizi didattici museali: 1 euro). Per la visita a Torre Aquila necessari altri 2 euro.
A Vicenza, sino al 3 novembre, presso il Museo Palladio in Palazzo Barberin, resterà aperta la mostra "John Soane e i ponti in legno svizzeri. Architettura e cultura tecnica da Palladio ai Grubenmann", che ripercorre un itinerario nel tempo e nello spazio, all’interno della storia e della cultura dei ponti in legno (la cui costruzione riveste significati simbolici oltre che funzionali), descritte dalle immagini dell’architetto inglese John Soane (1753-1837). Si parte dall’anno 55 a.C. sulle rive del Reno, con il ponte fatto costruire da Giulio Cesare durante la guerra in Gallia. Si prosegue in Veneto con i ponti di Andrea Palladio (1508-1580) per poi raggiungere le valli alpine dove due carpentieri svizzeri, i fratelli Johannes e Hans-Ulrich Grubenmann costruirono nel Settecento ponti in legno di lunghezza mai vista prima.
La mostra (per informazioni: Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, tel. 0444/323014) è visitabile dalle 10 alle 18 (lunedì escluso); biglietto d’ingresso al Palazzo: intero 5,50 euro, ridotto 3,50 euro, scuole 2 euro.
A Verona, al Museo di Castelvecchio, Sala Boggian, è possibile visitare sino al 29 settembre la mostra "Bernardo Bellotto: un ritorno a Verona. L’immagine della città nel Settecento". L’allestimento prende spunto dal ritorno nella città scaligera di una delle celebri "vedute veronesi" di Bernardo Bellotto, quella più direttamente imperniata sulla descrizione di Castelvecchio e del suo ponte merlato. Accanto a questo dipinto sono state riunite una dozzina di tele di altri autori che servono a documentare la pittura di veduta di Verona alla metà del Settecento. Inoltre, una quindicina di acqueforti di Bellotto con luminose vedute di città del nord ed altre stampe.
L’esposizione (tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30, tranne il lunedì quando si può accedere tra le 13.30 e le 19.30) è visitabile con il normale biglietto d’ingresso a Castelvecchio: intero 4,20 euro, ridotto gruppi e studenti 3,10 euro, ridotto anziani e ragazzi 2,60 euro, scolaresche 1 euro. Ingresso alla sola mostra: biglietto unico 2,10 euro. Per informazioni: Museo di Castelvecchio, tel. 045/8005817.
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