Una «una volta al governo cancelleremo il sistema di potere dei test Invalsi. Intanto sosteniamo chi lo boicotta»: il Movimento 5 Stelle appoggia le proteste (Cobnas e Unicobas in modo particolare che hanno proclamato lo sciopero per il 3 e 9 maggio), di chi vuole abolire i test Invalsi perché «è un sistema che ha la volontà di piegare la scuola sotto indici economici e aziendali».
A favore dei test la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli che pochi giorni fa li ha definiti «prove necessarie per arrivare all’esame, ma non più oggetto di esame» e «importanti come valutazione per le scuole, ma è importante che le stesse famiglie siano a conoscenza dello stato di apprendimento dei ragazzi».
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Intanto nella nota il Movimento 5 Stelle scrive: «Con i test bambini e ragazzi trattati come prodotti da supermercato cui dare un prezzo e un valore», «marchiati a vita con un numero che entra in pagella, che entra per sempre nel curriculum dello studente». E così «la bellezza di un ragazzo, tutte le sue altre capacità non varranno più nulla».
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