“Escludere le spese per l’infanzia, la scuola e quelle sostenute dalle famiglie con figli minori dal Fiscal Compact. Producono un valore aggiunto a vantaggio delle generazioni future e al futuro del Paese in un momento in cui il Paese dimentica le gravi difficoltà dei bambini e delle famiglie in cui vivono.
Pur nel rispetto della disciplina dei bilanci pubblici, la riteniamo una proposta ragionevole e condivisibile sulla quale chiediamo al governo di impegnarsi in sede europea.
A riempire il vuoto di memoria bastano i dati forniti da Save the Children: i bambini che vivono con un solo genitore sono quelli più esposti alla povertà e in queste famiglie l’intensità della povertà è maggiore di quasi dieci punti rispetto alle coppie con figli minori, con un aumento del 15% rispetto a quindici anni fa e di quasi 8 punti percentuali rispetto al 2006.
Per queste e altre ragioni chiediamo all’esecutivo di assegnare, nella prevista revisione del calcolo dell’Isee, un maggior peso al numero di figli”.
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