L’Autorità Antitrust ha sanzionato TikTok per 10 milioni di euro, dopo aver accertato che “risultano inadeguati i controlli della società sui contenuti che circolano sulla piattaforma, in particolare quelli che possono minacciare la sicurezza di soggetti minori e vulnerabili”.
Contenuti che “vengono sistematicamente riproposti agli utenti – si legge in una nota dell’Antitrust – a seguito della loro profilazione algoritmica, stimolando un uso sempre crescente del social network”.
Per il Codacons la multa inflitta a TikTok è giusta e utile ma, per l’associazione che da anni si batte contro i pericoli per i più giovani rappresentati dai social, il provvedimento è una goccia nel mare dei social, dove le violazioni e le illegalità a danni dei minori sono quotidiane. “Da tempo – denuncia il presidente Carlo Rienzi – abbiamo avviato un monitoraggio dei social network segnalando ai gestori delle piattaforme e alle autorità competenti post e contenuti violenti o a rischio, ma nessuno interviene per oscurare tempestivamente le pagine pericolose e sanzionare i responsabili”.
Rienzi sottolinea come, oltre alle sfide su TikTok che possono avere ripercussioni sulla sicurezza e sulla salute dei giovani, c’è il fenomeno altrettanto pericoloso dei genitori: “Sono quasi sempre influencer famosi – conclude – che pubblicano sui social foto dei propri figli, spesso in posizioni o situazioni ambigue, tali da rappresentare una violenza verso i minori e una violazione di tutte le norme a tutela della privacy dei bambini”.
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