Di recente il sindaco di Cento è intervenuto sui problemi del bullismo sostenendo che una misura possibile potrebbe essere quella di sanzionare con una multa le famiglie dei ragazzi responsabili.
Abbiamo chiesto a Mario Rusconi, dirigente scolastico e presidente dell’ANP Roma, di darci il suo parere.
La proposta del sindaco riaccende l’interesse dell’opinione pubblica su un aspetto negativo della vita dei giovani che la scuola conosce, purtroppo, molto bene e da tempo.
Già alcuni mesi fa il ministro Valditara ha preso in carico la questione istituendo al MIM un gruppo di lavoro di persone di scuola e di esperti che sta per presentare proposte operative di intervento.
E cosa sta emergendo da questo lavoro?
La strategia è basata soprattutto su costanti azioni formative che l’istituzione scuola deve mettere in atto, accompagnandole – per i casi più gravi- con le sanzioni previste dallo Statuto degli studenti, operante sia nella scuola media sia nella scuola superiore.
Che genere di sanzioni?
Deve trattarsi di sanzioni che prevedano l’utilizzo di misure riparative dei danni (effettuati sia con l’uso dei social media sia direttamente con danni all’ambiente scolastico, aggressioni verbali o financo fisiche).
Ma lei cosa pensa dell’idea del sindaco?
Ho molti dubbi che l’iniziativa del comune di Cento possa riguardare ciò che avviene all’interno degli istituti scolastici.
Si ipotizza di mandare agenti municipali nelle scuole per attingere i dati sugli episodi di bullismo e, successivamente, sanzionare le famiglie? Evidentemente una proposta difficilmente praticabile…
Diverso è il caso di danni provocati all’esterno della scuola…
Certo: episodi di degrado ambientale procurato da giovani fuori controllo, aggressioni a persone – più o meno giovani – con parole, atteggiamenti, a volte ricorrendo ad attacchi fisici sono, purtroppo, frequenti.
Per eliminarli o, almeno, mitigarne la diffusione sarebbe necessario un controllo efficace del territorio, una maggiore attenzione sugli spazi urbani, una responsabilizzazione più intensa dei cittadini che potessero fare ricorso con celerità e sicurezza ad autorità preposte alla risoluzione di tali problematiche.
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