Una professoressa di 55 anni è morta oggi 9 febbraio dopo essere stata ricoverata il giorno 8 all’ospedale San Paolo per una sepsi meningococcica.
Secondo quanto ha appreso l’AdnKronos Salute, da cui oprendiamo la notizia, da fonti dell’Ats Città Metropolitana, in mattinata gli operatori sanitari si sono recati sul posto per avviare le misure di profilassi previste in questi casi.
La comunicazione era stata diffusa dalla scuola nella serata dell’8 febbraio dalla dirigente scolastica. Nel messaggio si avvertiva che la professoressa “si trova all’ospedale, reparto di rianimazione”, e si invitavano “tutti i docenti e il personale Ata che negli ultimi giorni hanno avuto contatto” con l’insegnante a “presentarsi in Aula magna” oggi “alle ore 14 per la profilassi antibiotica”. Il 9 mattina l’istituto ha avvertito studenti e famiglie che “è indispensabile essere presenti alle lezioni odierne, in quanto non vi è alcun pericolo sanitario”.
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Per la docente è “confermata l’infezione da meningococco – ha comunicato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia – Al momento sono in corso ulteriori esami per l’identificazione del ceppo”.
In mattinata, in collaborazione con la Direzione scolastica, l’Ats Città Metropolitana ricostruirà le attività didattiche e i contatti all’interno della scuola e avviserà le famiglie degli alunni. Nel pomeriggio è prevista una riunione a scuola con genitori e docenti per dare tutte le informazioni”.
“Nella serata di ieri – viene precisato – sono stati raggiunti i contatti extra scolastici (4 familiari e 7 amici) che sono già stati sottoposti a profilassi antibiotica. Nel rispetto dei protocolli internazionali di intervento avvieremo quindi la profilassi innanzitutto ai contatti più stretti della paziente cioè i ragazzi delle 9 classi in cui insegnava e i colleghi docenti. Successivamente, sulla base delle indicazioni degli esperti, estenderemo la profilassi qualora necessario ad altri contatti all’interno della scuola. Nell’attuale contesto di assenza di emergenza, si mantiene comunque alta l’attenzione nei confronti delle infezioni da meningococco e si confermano le strategie di prevenzione e controllo già in atto”.
L’assessore, tranquillizzando le famiglie degli studenti, ha pure detto: “Metteremo in campo tutte le azioni necessarie per garantire l’incolumità dei ragazzi. Confermo che la profilassi per le persone venute a contatto con la donna è già stata avviata e che verrà fatta ad ampio spettro. Siamo in attesa dei riscontri degli esperti per procedere di conseguenza a un eventuale ampliamento dei contatti da sottoporre a profilassi”.
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