Dai Comitati LIP scuola ci fanno sapere di essere rimasti contrariati per il nostro articolo di qualche giorno fa relativo ai dati sulle firme raccolte per la presentazione della legge di iniziativa popolare “per la scuola della Costituzione”.
I Comitati osservano che i dati da noi forniti erano ufficiosi e imprecisi e che avremmo potuto tranquillamente utilizzare i dati ufficiali disponibili nel sito lipscuola.it disponibili già da alcuni giorni.
Vero, verissimo: abbiamo utilizzato dati non ufficiali ma che – nella sostanza – non differiscono in modo significativo da quelli presenti nel sito dei Comitati.
Vediamo.
Avevamo scritto: “Nella stessa ‘roccaforte’ della LIP, Bologna, non si è andati molto al di là delle 1.200 firme. A Roma non si è arrivati a 5mila firme, a Milano si è superato a stento quota 1.000, mentre a Napoli ci è fermati a 600 o poco più”.
Questi i dati ufficiali definitivi
Bologna 1.372
Roma 5.128
Milano 1.136
Napoli 622
Noi avevamo parlato di “quasi 900 firme a Caltanissetta, 400 a Enna, 700 a Brescia e altrettante a Padova”
Questi i dati ufficiali
FLC Caltanissetta 876
FLC Enna 402
Brescia 716
Padova 717
D’altra parte sono gli stessi Comitati LIP scuola che nel loro comunicato scrivono: “Un risultato importante, dato il contesto, la povertà dei mezzi a nostra disposizione e la mancata o scarsissima partecipazione alla raccolta di alcuni dei soggetti organizzati che pure avevano condiviso la proposta e promesso un aiuto”.
E ancora: “Molte sono state le nostre responsabilità in questo passaggio, a cominciare dalla sottovalutazione della complessità del contesto sociale e delle dinamiche politico/sindacali, dalla eccessiva fiducia nella condivisione di un impegno comune a difesa della ‘Scuola della Costituzione’ come patrimonio talmente condiviso da superare steccati identitari e necessità proprietarie”.
Venendo dunque alla sostanza della questione le osservazioni che avevamo formulato qualche giorno fa restano assolutamente valide: con ogni probabilità il flop è legato più a ragioni organizzative che politiche.
Colpisce piuttosto un dato su cui ci eravamo soffermati poco e che invece appare oggi rilevante anche alla luce del comunicato ufficiale dei Comitati LIP in cui si parlano di “mancata o scarsissima partecipazione alla raccolta di alcuni dei soggetti organizzati”.
E’ probabile che il riferimento sia proprio alla FLC-Cgil che non ha fornito quel contributo che molti si aspettavano. A parte il buon risultato di Enna e Caltanissetta, la Flc ha è stata presente quasi solo in Puglia, dove il sindacato, come si legge nei dati ufficiali, “ha contribuito alla raccolta di alcune centinaia di firme”.
Ma forse il disappunto dei Comitati è rivolto anche alle organizzazioni politiche che avevano sostenuto la proposta, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo: Rifondazione ha messo insieme 10.209 firme, mentre “PaP – si legge sempre nei dati ufficiali – ha contribuito alla raccolta di circa 1500 firme, affiancando altri soggetti in alcune realtà territoriali”.
E che l’iniziativa dei Comitati non abbia ottenuto il successo che molti speravano è dimostrato anche da un altro dato. La LIP scuola faceva parte di un “pacchetto” di tre proposte (legge elettorale e articolo 81 della Costituzione). Anche in questi due casi la raccolta di firme è andata malissimo: per la proposta di legge sul pareggio di bilancio sono state messe insieme 20mila firme circa nonostante che a suo favore si fossero apertamente schierati illustri costituzionalisti, tra i quali Gustavo Zagrebelsky. Per una nuova legge elettorale hanno firmato 10mila persone.
I Comitati, però, non intendono abbandonare l’iniziativa e hanno già convocato una assemblea nazionale per il 28 ottobre prossimo. L’ipotesi è quella di dare vita al LIP (laboratorio istruzione pubblica).
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