Anche il personale Ata, i Dsga e dirigenti scolastici potranno entrare gratis nei musei statali: la notizia non è ufficiale, ma si può considerare per certa.
Perché l’intenzione di aprire anche alle categorie escluse, dal beneficio di accesso gratuito dei siti museali, è giunta il 21 aprile direttamente dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, nel corso della Conferenza di organizzazione della Uil Scuola.
La sollecitazione era stata portata dal segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, durante la tavola rotonda con la stessa ministra e il segretario generale Uil, Barbagallo: “più volte la Uil Scuola aveva richiesto un ampliamento dei destinatari al fine di sanare una evidente disparità di trattamento”, scrive lo stesso sindacato.
Ora è giunto “l’annuncio della ministra Fedeli di un provvedimento, già portato in Consiglio dei ministri e vagliato dal ministro Franceschini, che andrà ad autorizzare l’entrata gratuita per tutto il personale della scuola”.
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Ricordiamo che per fruire dell’entrata gratuita nei musei statali– ma anche gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali – è indispensabile, come indicato dalla nota Miur n.12045 del Direttore Generale Maria Maddalena Novelli, cheil docente di ruolo o con contratto a termine sia munito di idonea attestazione rilasciata dalle istituzioni scolastiche dove il docente presta servizio. Mentre non sarà ritenuta valida la “Tessera Ministeriale di Riconoscimento del Docente” (come prescrive il DPR 28.12.2000 n.445 – art.35)”.
Come indicato in un precedente articolo della Tecnica della Scuola, di recente il Miur ha aggiornato il modello già esistente, che dovrà essere esibito dai docenti alle biglietterie dei musei e dei siti, ai fini dell’attestazione all’appartenenza alle sopra indicate categorie, unitamente al documento valido di identificazione.
Nella nota Miur n.12045 è specificato che i dirigenti scolastici sono invitati a voler compilare e rilasciare il modello di attestazione al personale in servizio presso le rispettive Istituzioni scolastiche con incarico a tempo indeterminato o determinato, specificando per quest’ultimo personale la data di inizio e di termine del contratto.
Nel caso in cui il docente presti servizio in più scuole provvederà l’istituzione scolastica ove il docente presta servizio il maggior numero di ore.
La procedura varrà ora anche per assistenti ammnistrativi, tecnici, collaboratori scolastici, Dsga e dirigenti.
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