“A Presa diretta va il merito di aver fatto davvero la radiografia dei mali che affliggono la scuola pubblica. Ma soprattutto di aver acceso i riflettori sulla proposta d’iniziativa popolare (Lip) ‘Per una buona scuola della Repubblica’, diventata nel frattempo un disegno di legge”. Così Maria Mussini, senatrice del Misto, che da tempo porta avanti a Palazzo Madama la battaglia per la calendarizzazione del provvedimento.
“La difesa d’ufficio da parte di alcuni parlamentari sull’operato del governo in materia scolastica, all’indomani della puntata di Riccardo Iacona – incalza Mussini – fa sorridere ancora di più alla luce del rapporto Ocse ‘Going for Growth’ che bacchetta l’Italia”.
Secondo la senatrice “le stesse stabilizzazioni, dovute dopo la sentenza della Corte europea, sono solo briciole rispetto ai tagli brutali agli organici. Non basta, infatti, poter dire di aver stanziato risorse per l’istruzione. Il problema principale rimane l’assenza di una capacità d’investire che deriva dalla totale mancanza d’ascolto del mondo della scuola”.
“Del resto, anche il muro innalzato di fronte al disegno di legge sulla Buona scuola della Repubblica, un testo che per la prima volta mette d’accordo insegnanti e studenti – conclude Mussini – è la riprova dell’assenza di una vera volontà di dialogo e coinvolgimento di tutti coloro che lavorano nel campo dell’istruzione”.
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